5 trend degli anni 2000 che non vorremmo vedere mai più Un’epoca in cui nessuno sapeva come vestirsi

I primi 2000 sono stati uno strano periodo: la nuova cultura del mondo digitale non era ancora nata mentre la vecchia cultura degli anni ’90 non era davvero morta. Il risultato era una specie di regno di mezzo in cui per ascoltare la musica bisognava sintonizzarsi su Mtv, in cui se si voleva seguire la propria star preferita bisognava comprare tonnellate di riviste di gossip e se si passavano ore davanti al cellulare era per digitare il testo di un SMS. All’epoca la celebrity culture era anche qualcosa di diverso: senza Instagram con le sue legioni di influencer e i suoi illustri sconosciuti seguiti da milioni di persone, le star erano relativamente poche e non esisteva una vera nicchia; anche i brand di moda erano ancora legati a una vecchia concezione del lusso e la loro partecipazione al mondo dello spettacolo si limitava agli abiti da sera che sfilavano sui red carpet delle prime Hollywodiane e delle cerimonie di premiazione. La moda era molto meno presente nella cultura pop rispetto a oggi – e molti dei look delle star dell’epoca lo dimostrano. 

Tutto ciò che era un trend all’epoca, o quasi, oggi rappresenta un errore di stile. Questi 5 styling tips sono dunque una lezione di storia, che servirà a non ripeterla.

1. Layering schizofrenico

Ashley Tisdale
Ashley Tisdale
Ashley Tisdale
Ashley Tisdale
Ashley Tisdale
Britney Spears
Gwen Stefani
Alicia Keys
Pink
Miley Cyrus
Justin Timberlake & Britney Spears
Paris Hilton & Kim Kardashian
Anne Hathaway
Fergie
Justin Timberlake
Drake
Jonas Brothers
Mika
Chad Michael Murray
Zac Efron
Niall Halloran
Ryan Gosling
Kid Rock & Pamela Anderson
Chris Pratt
Kim Kardashian
Billy Bob Thornton
Blake Lively
Janet Jackson
Hilary Duff
Brad Pitt
James Van Der Beek
Josh Hartnett
Nick Cannon
Mila Kunis & Macualay Culkin
Soulja Boy
Soulja Boy
Eminem
Blink 182
Blink 182
Cam'ron & Dipset
Ma$e
DJ Khaled

L’oversize è un must per la moda di oggi, ma quella dei primi 2000 aveva trascinato il concetto oltre ogni limite di guardia trasformando molti rapper, wannabe rapper e punk rockers in tendoni ambulanti. Se oggi gli artisti hip-hop sono  noti per il loro legame con la moda e il proprio stile personale, in quegli anni c’era una divisa molta precisa per chi frequentava la scena: jeans così larghi e bassi che le loro gambe sembravano cortissime e le tasche posteriori arrivavano all’altezza delle ginocchia e maglie così lunghe che cancellavano qualsivoglia proporzione e forma fisica. Altra grande hit erano i bermuda oversize che diventano spioventi, riducendo la lunghezza dei polpacci a una decina di centimetri sopra la caviglia. Oggi l’idea del baggy clothing è rimasta ma in una versione decisamente più equilibrata anche se di recente Balenciaga ha reintrodotto i pantaloni extra-large nella sua proposta Couture.