
Le ragazze Miu Miu sono cresciute alla FW25 Bentornato, ugly chic
A Miuccia Prada non piace internet ma a internet piace Miuccia Prada. E così tutto ciò che la designer rinnega nelle sue ultime collezioni per Prada e Miu Miu, una alla Milano e l’altra alla Paris Fashion Week, si ritrova puntualmente a surfare sulle onde possenti dell’algoritmo. Alle ragazze Miu Miu piace rubare gli abiti alle nonne, frugare tra i banchi impolverati dei mercati di città e soprattutto dimostrare molti più anni di quanti ne abbiano veramente. Per farlo, comprano grandi orecchini dorati, spille argentate, cappelli di lana anni '20 e gambaletti color pastello. Portano le sneaker di cuoio, i tacchi con le calze, le gonne a sigaretta e i tailleur di lana grigia. Alla FW25 presentata poche ore fa a Parigi, Miu Miu ha portato in passerella uno show carico di nostalgia come sempre, solo che questa volta il vecchio ha preso il sopravvento lasciando poco spazio alla gioventù. Capelli cotonati, colli di pelliccia e una palette color pasta da zucchero non hanno scaraventato il brand tra gli anni ’20 e i ‘60, da cui molti design della nuova collezione prendono spunto, bensì negli anni ’90. Quando Miu Miu, fresca di lancio sul mercato in quanto sorella minore di Prada, assisteva all’ascesa dell’ugly chic firmato Miuccia Prada. Il simbolo inequivocabile del ritorno all’estetica da parte di Miu Miu oggi è stato iniettato nelle pareti del set, completamente avvolte da un meraviglioso giallo acido.
Di fronte a questo trionfo di look deliziosamente demodé, di silohuette recuperate dall’armadio della nonna e di colori rubati a un’antica pasticceria, è normale chiedersi perché Miu Miu continui a registrare record di vendite (nel corso del 2024 il brand ha raggiunto un aumento delle vendite del 93%), come faccia a piacere così tanto alle nuove generazioni. La risposta si può trovare nel front row dello show, dove A$ap Rocky, fresco di assoluzione, si pavoneggia del suo full look Miu Miu di fronte alla stampa. Come un tailleur da cui sbuca un reggiseno a punta, l’animo vintage di Miu Miu offre l’antidoto perfetto alla banalità. Non c’è nulla di più originale di un rapper che veste da gentiluomo, no? Inoltre, anche se a Miuccia Prada non piacciono né l’algoritmo, né i social media, è chiaro che ami le donne: l’immagine di femminilità che la designer presenta ogni stagione (a Milano insieme a Raf Simons, a Parigi da sola) riflette da sempre i bisogni della società. Fin dalla sua nascita, Miu Miu propone interpretazioni alternative della sensualità basate su un'idea di comfort e intellettualità che al mondo contemporaneo piace da impazzire. Soprattutto alle donne che cercano di divertirsi con il proprio guardaroba senza mettere a repentaglio la propria carriera, che sanno come venire prese sul serio ma anche sedurre, che possono leggere un romanzo intero in poche ore ma anche passare un'intera giornata dal tatuatore.