
L'improbabile ritorno del gilet Y2K Da dove viene il boom di gilet visti nella scorsa stagione
Chiunque abbia attraversato l’adolescenza nel 2006 si ricorda che nel settembre di quell’anno uscì l’album FutureSex/LoveSounds di Justin Timberlake. Dal settembre di quell’anno fino più o meno al marzo del 2008, quando uscì 4 Minutes, Timberlake e il suo look tennero l’immaginazione di una generazione di adolescenti in una presa di ferro: completi a tre pezzi; combo semi-formali di camicia e sneaker; le cravatte, i fedora e soprattutto i gilet. Lo stylist responsabile della trasformazione di Timberlake era, allora, l’ex-direttore di Elle, Joe Dee, responsabile tra gli altri dei look di Johnny Depp e Lenny Kravitz che non a caso, all’epoca, non si allontanavano dall’aria semi-formale, vagamente ispirata ad Al Capone. «Le cravatte e gli abiti attillati provengono da Dior Homme, Saint Laurent - che Timberlake indossa spesso - e Gucci, quindi abbiamo mescolato i jeans o i pantaloni skinny e abbiamo aggiunto i gilet vintage, i fedora e tutte queste cose. Alla fine, è un ragazzo elegante che sa come dare il suo tocco personale», disse una volta Zee al LA Times. Ma ogni celebrità passa alla storia per qualcosa e il gilet da completo fu l’accessorio che rimase stampato nelle menti di tutti – insieme al fedora e alla cravatta allentata indossata a mo’ di collana. Come fanno notare da Dee, i gilet non erano sempre parte dei look “brandizzati” e la loro presenza rispondeva a sia a una breve infatuazione che l’industria dello spettacolo ebbe con gli anni ‘20/’30 (fu anche l’epoca di Back to Basics di Christina Aguilera e American Gangster di Jay-Z, ma anche film come Chicago e The Aviator, ad esempio) sia che un tentativo di inconsapevole mediazione tra lo stile hip-hop anni ’90 e l’eclettico guardaroba Indie Sleaze dell’epoca.
Oggi, per fortuna, il vest pare tornato in una forma più disciplinata ed efficace: indossato da solo o sopra un layer monocromo da Loewe e Ann Demeulemeester; reintegrato in outfit più completi da Magliano, Armani e anche Enfants Riches Déprimés ma soprattutto, e ancora meglio, trasformato in abito-guêpière da Moschino, in capospalla da Sacai ma anche in stampa trompe-l'œil da Balmain. Le migliori, però, nella loro semplicità, rimangono Bella Hadid e Jennifer Lawrence che lo indossano come faceva Kate Moss tanti anni fa. L’unica regola da ricordarsi sempre, però, è quella di evitarne la versione in gessato, se non volete sembrare un banchiere del vecchio West.