
La moda dei festival secondo Zalando e i DJ del Polifonic Le voci del clubbing internazionale hanno parlato
Decidere che look indossare a un festival può essere un’impresa. In quanto occasione sociale par excellence della generazione Millennial, ci sono almeno due istanze da considerare: la prima è che si deve sfoggiare il meglio del proprio guardaroba, la seconda è tanto la comodità quanto la possibilità di rovinare qualunque cosa si ha addosso. Per riassumere la questione nelle parole di Afriqua, uno dei DJ di punta della recente edizione di Polifonic 2022, realizzata in partnership con Zalando, bisognerebbe mettere «qualcosa di sexy che non avete paura a ricoprire di polvere». Per DASCO, poi, che al festival chiusosi lo scorso weekend a Fasano ha condiviso la line-up con Afriqua la questione è ancora più personale: «Non importa cosa indossi purché ti faccia sentire bello e libero». Il duo Hiver, più solidamente pratico, invece, conosce già l’uniforme perfetta del festival: «La comodità è la chiave. Una t-shirt bianca o colorata, cargo shorts, un paio di sneaker e siamo pronti a spaccare sul palco».
Un punto su cui tutti gli artisti presenti nella line-up si sono detti concordi è stato l’entusiasmo che questa edizione del festival ha suscitato da entrambi i lati della consolle: «Mi sono goduto il periodo di vacanza, ma sono felicissimo di poter fare sentire al pubblico la musica su cui ho lavorato negli ultimi due anni», ha detto Afriqua. Ancora più entusiasta si è detta DASCO: «Dopo un lungo periodo senza club e festival, avere l'opportunità di tornare a suonare la mia musica davanti a migliaia di persone è una sensazione incredibile per me e mi emoziona molto. Riuscire a mettere in contatto le persone con la mia musica e farle ballare ed essere felici è il motivo per cui creo musica». Per gli Hiver invece tutto ha avuto una dimensione quasi più intima, dopo tutto loro due sono dei veri habituès per il festival e infatti ci hanno detto (e potremmo dirlo anche noi con loro) che «il Polifonic ha un posto speciale nel nostro cuore».