Il ritorno dell'estetica bucolica Un fenomeno che attraversa trasversalmente moda, lifestyle, gastronomia e attualità

 

 

Una distesa di grano, vastissima, che sembra inghiottire l’orizzonte da tutti i lati. Poi un letto, una sedia e una passerella sinuosa che disegna linee curviformi. La nuova sfilata Spring/Summer 2020 di Jacquemus si apre così, nei campi di grano a circa un’ora da Parigi, dove il brand francese fa sfilare decine di modelle e modelli nel pieno della campagna locale, in cui si vedono solo spighe bionde, alberi e cielo e riecheggia il rumore inconfondibile dei passi che calpestano la paglia. In una sola parola, una perfetta rappresentazione dell'estetica bucolica.

Photo credits: @blogsognoitaliano
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Ne è uno spot perfetto il Chiantishire, definizione new age delle colline del Chianti in Toscana. Un territorio simbolo dell’estetica campagnola in cui il vino e il chilometro zero si incontrano in un clima mite e un paesaggio rilassante, da trascorrere in un casolare o in un relais e spa. E infatti Sting ci aveva visto lungo: nel 1999 con la moglie Trudie Styler ha deciso di comprare una delle ville più famose nelle colline intorno Firenze, Villa Plagio, e da diversi anni, produce - con mano propria - un ottimo vino - chi non vorrebbe provare il suo Message in a bottle bianco del 2018?