"E dopo la laurea?": iI futuro post-COVID-19 degli studenti di fashion e design Le riflessioni e le speranze dei protagonisti di 'COVID-19 Next Creative Voices'
Qualche settimana fa nss magazine ha inaugurato COVID-19 Next Creative Voices, uno sguardo sul presente e su quello che succederà, condiviso dai professionisti della moda e del design del futuro. Dopo aver dato voce a oltre trecento protagonisti della fashion industry grazie al progetto COVID-19 Worldwide Voices, a raccontarsi sono stati più di 100 studenti di moda e design da diverse scuole (Università Cattolica del Sacro Cuore, Università Bocconi, NABA - Nuova Accademia di Belle Arti, IED Milano, Politecnico di Milano e Polimoda di Firenze).
Tra i settori colpiti dal virus, quello scolastico è stato uno dei più danneggiati. In questi giorni si è sentito parlare molto degli istituti superiori e degli esami di maturità, ma anche le università (che per tradizione vivono di aggregazione, dibattito, lavori di gruppo e pause nei chiostri e nei cortili interni) hanno dovuto fare i conti con le misure di prevenzione contro l’epidemia.
“Sì, le cose cambieranno ma rimarranno le stesse. Ci sarà un'evoluzione e rivoluzione, bisogna comprenderla e interiorizzarla per ridare energia al mondo” sostiene Pietro Franceschi (Politecnico di Milano). Proprio come Pietro, la maggior parte degli studenti tradisce grande fiducia nel futuro. Considerato che sono proprio loro il domani dell’industria creativa, l’ottimismo è già un buon punto di (ri)partenza.
“Spero che questo momento di stop aiuti tutti, soprattutto noi ragazzi, a vedere il mondo in modo più consapevole, responsabile e creativo,” conclude Vittoria Tunno; “A non trascurare quello che ci rende felici, a restare con i piedi per terra ma con la testa tra le nuvole.”