
Quando il BlackBerry era lo smartphone delle star Utilizzato da Anna Wintour, Barack Obama e Sarah Jessica Parker
Prima che gli iPhone colonizzassero il mercato dei cellulari era BlackBerry l'azienda più cool e apprezzata da celebrità e non solo. La storia del marchio canadese è un unicum nella storia della telefonia: mai nessun brand è riuscito nell'impresa di ascendere al successo in maniera così impetuosa e di fallire in maniera altrettanto rapida. Al contempo, BlackBerry può oggi consolarsi avendo la consapevolezza di essere il telefono-icona per antonomasia - forse solo il Razr, storico modello di Motorola, riesce a evocare così tanta nostalgia. Però, la vita di BlackBerry è impreziosita da una serie di perle che contribuiscono a rendere particolarmente curiosa la sua narrativa, spaziando dagli endorsement di Kim Kardashian, alla figura di Barack Obama, culminando con un caso di cronaca del 2009 che ha visto coinvolti addirittura 'Ndrangheta e il cartello del Golfo. Sul perché i modelli firmati BlackBerry fossero i prediletti delle celebrità, ci sono pochissimi dubbi. L'aspetto dirompente dei cellulari dell'azienda era la tastiera QWERTY, così come anche l'accesso diretto alla posta elettronica: una soluzione smart per ovviare alla "fast life" dei VIP. Gli stessi VIP che non si arresero nell'immediato all'arrivo degli iPhone: iMessage - che al tempo era un mezzo di comunicazione ancora tutto da scoprire - non garantiva privacy agli user, che per iniziare una conversazione avevano il bisogno di condividere il proprio numero telefonico o l'indirizzo di posta elettronica. Invece, il sistema principale di messaggistica istantanea BlackBerry (BBM), funzionava differentemente. Veniva avviato utilizzando un PIN; chiunque aveva intenzione di interagire doveva poi mandare una richiesta che doveva essere accettata. Nato come cercapersone (modello 850), la struttura palmare dei BlackBerry aveva insomma colpito tutti, raggiungendo l'apice del successo con i modelli 8700, Curve, Bold (il preferito di Kim Kardashian) e il Tour.
Quando si pensa a BlackBerry, oltre a Katy Perry, Brad Pitt, Anna Wintour e Rihanna, il personaggio più simbolico che salta in mente è Barack Obama. Fu egli stesso a raccontare in una puntata del Tonight Show di Jimmy Fallon di essere stato «il primo presidente degli Stati Uniti a possedere un BlackBerry», che ha utilizzato fino al 2016. Insomma, tutte le personalità più cool erano innamorate del loro BlackBerry. Ma l'infinita antologia dell'azienda passa anche per eventi che si discostano dai circoli del jet set. Nel 2009, Nicola Gratteri, magistrato e saggista italiano, durante la presentazione del suo libro intitolato Fratelli di sangue, diffuse la notizia che alcuni esponenti della 'Ndrangheta e il cartello del Golfo, associazione messicana impiegata nel traffico di sostanze stupefacenti, avevano interagito tra di loro con l'utilizzo di BlackBerry, come riporta anche questo articolo, forse proprio servendosi dell'innovativo servizio di messaggistica BBM. Purtroppo, le storie relative a BlackBerry si arresteranno improvvisamente quando l'azienda non riuscirà a tenere il passo della concorrenza famelica di iOS di Apple e del sistema operativo Android.
Risultò troppo arduo tenere testa al full touch screen presentato dall'azienda di Cupertino e soprattutto al genio di Steve Jobs. Precisamente, però, la vittoria netta da parte di Apple ai danni di BlackBerry sopraggiunse con l'uscita dell'iPhone 4, ancora oggi ricordato come uno degli smartphone migliori di sempre, e per design, e per innovazione. BlackBerry non riuscì ad adattarsi a anche a un'altra novità travolgente, l'introduzione dell'App Store, senza calcolare un'assenza di feature distintive che fece disaffezionare anche alcuni dei clienti più longevi. Il romanticismo di Blackberry si può rinvenire anche nella sua vulnerabilità, che lo ha reso, con il passare del tempo, il fanalino di coda del mercato degli smartphone. Un consiglio: non regalate i vostri BlackBerry, sono quanto di più simile a un cimelio.