
Chi era Enrico Coveri, il maestro della moda pop Il primo stilista italiano a sfilare a Parigi, tra paillettes e look brillanti
Una delle più significative caratteristiche della moda anni Ottanta è di certo rappresentata dall’utilizzo di colori molto accesi, ed Enrico Coveri è stato, senza dubbio, uno dei più abili designer di quel periodo nell’accostarli e renderli protagonisti. Dopo aver studiato scenografia e costume all’Accademia delle Belle Arti di Firenze, Coveri debutta nel 1978 a Parigi come primo italiano a presentare una collezione di ready-to-wear nella capitale francese. Fin dal suo esordio, questa propensione cromatica è particolarmente evidente e, infatti, anche se le sue silhouette sono in linea con i tempi, quindi caratterizzate da spalle molto pronunciate, giacche corte e pantaloni a vita alta, il tutto viene declinato e reinterpretato attraverso una palette brillante che in breve tempo diventerà la sua cifra stilistica.
Look monocolore inaspettati
Nel 1990 Enrico Coveri scompare prematuramente e il marchio rimane sotto il controllo della sorella Silvana nella veste di Amministratore Unico. Qualche anno più tardi, nel 1996, il figlio di Silvana, Francesco Martini Coveri diventa direttore artistico della seconda linea del brand, You Young Coveri, per poi passare al marchio principale nel 2001. Al di là di questi passaggi di testimone, in uno scenario che spesso dimentica i grandi nomi del passato, Coveri ha sicuramente lasciato un segno deciso nella storia della moda con creazioni brillanti, in tutti i sensi, che sono un riferimento per tutti coloro che scelgono di seguire una strada “pop”, condivisa con designer come Franco Moschino e Jean-Charles de Castelbajac.