
Fratelli serpenti e non: storie di fratellanza che hanno fatto la storia della moda Quando la moda è un affare di famiglia
La fratellanza: un concetto vasto, volubile, variabile a seconda del contesto storico, sociale o culturale in cui tale rapporto si colloca. Non a caso la letteratura ha versato fiumi d’inchiostro sulle storie di amore e rivalità tra fratelli. La moda stessa non è estranea a coppie di consanguinei che hanno fatto delle loro sinergie il punto forte dei propri brand e raramente le rivalità tra fratelli splendono alla luce del sole o vengono dichiarate apertamente nel corso di un’intervista ufficiale. Ma Guram Gvasalia, nell’annunciare il suo nuovo incarico di designer per il prossimo tour di Madonna al The New York Times, ha ribaltato ogni nostra certezza in fatto di narrativa fraterna nel fashion system rilasciando alcune dichiarazioni scottanti in merito a Demna.
«Mio fratello ha sei anni in più. Quando io ero in seconda elementare, lui era in terza media. Ha avuto certe opportunità nella vita prima. Ma se si considera dove sono io oggi e dove era mio fratello quando aveva la mia età, penso di essere molto più avanti» ha rivelato a Vanessa Friedman lo scorso 5 luglio. «Penso che mio fratello abbia molto talento, ma io ho un approccio completamente diverso alle cose. Lui ha avuto una buona carriera per 10 anni, e credo che la sua era stia lentamente arrivando al traguardo. Ora è il mio momento». Una dichiarazione d’intenti che regge poco di fronte all’ultima collezione di Vetements, la copia carbone di design più celebri di Demna in versione oversize, ancor più amara se si pensa al momento difficile che il direttore artistico di Balenciaga ha attraversato a seguito dello scandalo della Gift Campaign dello scorso dicembre. Ma non tutti sono come Guram, c’è chi con i propri consanguinei ha edificato imperi di successo e ancora oggi continua a collezionare traguardi. Ecco tre storie di fratelli-designer tutt’ora inseparabili per appianare il dolceamaro lasciato dal complicato affare Gvasalia:
Mary-Kate Olsen & Ashley Olsen - The Row
Gemelle bresciane, volti ormai arcinoti dei circoli della Milano più modaiola, ma soprattutto fondatrici di uno dei brand più cult degli ultimi anni, Medea, che ha portato nei guardaroba di metà della fashion bubble le loro borse insieme geometricamente minimaliste ma, allo stesso tempo, così vivaci. La sorellanza è alla base di un brand che, oltre alla borse vere e proprie, si è espanso nel footwear, nell’eyewear, nella pelletteria e che promette di espandersi ancora. Nel corso della loro carriera con Medea, le due hanno lavorato con Maurizio Cattelan a una fanzine di nome Medealand creata insieme a Toiletpaper, hanno collaborato con due dei principali designer di culto della loro generazione, Peter Do e Craig Green, e, in breve, sono diventate una potenza in pochissimo tempo.