I sogni elettrici di Raf Simons per la collezione FW21 "Come idee disparate possono trovare una sinergia, una calma"

È andata in scena ieri la sfilata di Raf Simons per la collezione FW21. Ancora una volta uno show digitale, ancora una volta sfilata co-ed. Lo show è stato filmato al Barenzaal di Genk, una ex-miniera di carbone piena di antichi macchinari a metà fra il set di Metropolis e quello de The Rocky Horror Picture Show. Si è trattato di una sfilata speciale: Simons ha infatti rivisitato i grandi classici del proprio design (l’oversize, la decostruzione, i colletti da polo, gli orecchini singoli etc.) ma con una calma creativa nuova – il risultato è forse la collezione di Simons più equilibrata finora, in cui vengono abbandonate grafiche e applique e si è favorito un approccio al design che è cerebrale da un lato, con i suoi mille dettagli di costruzione e ricostruzione, ed estremamente tattile dall’altro. Il focus della collezione sono stati certamente i volumi comunicati tramite il layering e il lavoro sull’outerwear – con una categoria nuova (e che quasi sorprende non sia stata esplorata prima) rappresentata dai giubbotti trapuntati oversize. 

Ultimissima considerazione va ai materiali utilizzati. Prima ancora che essere una powerhouse di riferimenti culturali, infatti, Simons è un manipolatore e un tecnico della materia. La costruzione e il lavoro sui tessuti sono sempre al centro dei suoi show e qui hanno preso il posto che meritavano sotto i riflettori: in questo senso il look più emblematico è il diciassettesimo, una sorta di mantello in morbidissimo fleece accostato ad un paio di pantaloni oversize rosa (Simons ha parlato dell’oversize come a una maniera di far superare agli abiti il concetto di genere) con scarpe nere. Ma i maglioni-tuniche con intarsi di altri pattern e la particolarissima camicia oversize bianca apparsa alla fine dello show (che unisce un colletto di taglia normale a una costruzione e a un drappeggio alquanto teatrali) sono tutte testimonianze di un lavoro sottile e del tutto ingegnoso.