
Kanye West e il sogno della moda democratica «Bisognerebbe inventare qualcosa di così bello da non potersene nemmeno attribuire il merito»
Se i fan aspettavano con ansia l’annuncio della Season 9 di Yeezy, Kanye West ha spiazzato ancora una volta tutti annunciando una collaborazione con Gap, il brand americano per cui West ha lavorato come commesso durante la sua adolescenza. Le due parti si sono legate con un accordo di dieci anni che, a partire da questo mese, vedrà West impegnato nella creazione di una nuova linea di abbigliamento basic da uomo, donna e bambino che rimarrà comunque in linea con l’estetica Yeezy coltivata da Kanye negli ultimi anni. L'accordo tra West e il brand americano è pieno di significati e possibili letture, dalla mossa di Gap alla disperata ricerca di una nuova identità al sogno di una moda democratica che da sempre accompagna Kanye.
Se sei anni fa i risultati non erano stati quelli sperati, questo nuovo tentativo sembra avere presupposti ben diversi. Lo dice il valore delle azioni dell’azienda, aumentato del 42% dopo un semplice tweet di West, ma lo dice anche la storia di Kanye; che oltre a potersi autoproclamare padre fondatore di un normcore fatto di sweatpants e hoodie, vede in questa suo nuova avventura la realizzazione di un sogno tipicamente americano - un sogno che non è diventare la figura eminente di una certa cultura ma una parte integrante della cultura stessa o, come disse Kanye al Wall Street Journal nel marzo di quest'anno: «Bisognerebbe inventare qualcosa di così bello che diventi la norma, di così bello da non potersene nemmeno attribuire il merito». Il proseguimento di un discorso iniziato nel suo ranch in Wyoming, quando parlò per la prima volta del suo desiderio di spostare parte delle fabbriche Yeezy negli Stati Uniti, e giunto a un ideale punto d’arrivo con questa nuova scommessa. Perché se Virgil Abloh e Matthew Williams puntano sui nomi di Louis Vuitton e Givenchy, Kanye West scommette ancora su se stesso per realizzare il suo sogno di una moda per tutti.