
I 5 designer che hanno cambiato il gusto della Generazione Z Anche lo shift culturale degli ultimi anni ha avuto le sue figure chiave
L’evoluzione che ha affrontato il mondo della moda negli ultimi anni non ha precedenti. Il decennio appena trascorso ha portato la moda nel mainstream culturale trasformando un'industria che prima era chiusa - considerata un circolo d'élite e poco interessante per il grande pubblico - in un settore in continua comunicazione con il mondo della musica, del cinema e dell'arte visiva.
Questa rapidissima trasformazione è dovuta a molti fattori, tra i quali il più decisivo è stato la rivoluzione dei social network e la conseguente disintermediazione tra pubblico e i creators dell'industria. Grazie soprattutto ad Instagram, la moda ha conosciuto delle nuove celebrità: se negli anni '90 e '00 le modelle hanno dominato la scena, questo è il decennio dei direttori creativi.
Prima della rivoluzione social, la figura dello stilista era più ieratica e distante, oggi invece per sapere cosa fa un creative director basta aprirne il profilo Instagram, lasciare un commento o reagire a una storia. Questo nuovo modo di comunicare è stato trainato dall'arrivo sul mercato della Generazione Z e dal progressivo abbassamento dell'età media del cliente del luxury fashion. Si tratta dello stesso pubblico che ha contribuito a costruire una narrativa e una community intorno al brand. Che si tratti del mercato del resell, di fanpage o della meme culture, la Gen Z si è diventata parte integrante dell'industria della moda e tutti i direttori creativi se ne sono accorti.
Il ruolo di direttore creativo di un brand di moda attuale è cambiato radicalmente dalla precedente figura dello stilista. Non si tratta solo di disegnare collezioni di successo ma di offrire una visione creativa cross-settoriale che tocchi la musica, l'estetica, l'arte. Non solo una strategia comunicativa, ma anche il segnale di una svolta nel processo creativo: il concetto di Nuovo Lusso hanno ribaltato le gerarchie creative della moda dando un nuovo peso al mondo e alle influenze esterne e un peso minore alle innovazioni di codici e design vere e proprie.
I principali protagonisti di questo cultural shift sono stati proprio i direttori creativi. Per questo nss magazine ha elencato quelli che fra loro hanno più profondamente inciso nella narrativa della moda nell'ultimo decennio.
Virgil Abloh
Founder di BAPE, di Billionaire Boys Club insieme a Pharrell Williams e attuale creative director di UNIQLO UT, Nigo è uno dei mostri sacri dello streetwear sin dai suoi albori. É stato lui a contribuire maggiormente alla creazione dell’identità fashion giapponese, e non è un caso che ora i trend dei primi anni 2000 di cui lui era protagonista stiano tornando. Il suo ruolo nel mondo dello streetwear era, è e sarà sempre di primaria importanza.