Paris Fashion Week FW19 Moodboard Le ispirazioni direttamente dalle passerelle

Tradizione. Heritage. Radici. Sono le parole chiave di questa Paris Fashion Week appena finita. I designer, da Celine a Saint Laurent, guardano indietro al loro passato, rielaborano storia e know how per riaddattarla al presente. Il risultato è una nuova Parisienne come la definisce Demna Gvasalia commentando la sua ultima collezione per Balenciaga, una donna forte che non rinuncia agli abiti sartoriali, ma che, allo stesso tempo, è radicata al suo contemporaneo, alla strada. Giocano con il passato Louis Vuitton con il suo mash up tra New Romantics anni '80 e le protagoniste di Heathers, Maria Grazia Chiuri per Dior con le sue Teddy Girls e Sarah Burton da Alexander McQueen che rievoca la War of the Roses del XXV secolo. Menzione d'onore per la dichiarazione d'amore portata in scena da Valentino e dall'omaggio di Undercover al Suspiria di Luca Guadagnino. Infine è impossibile non menzionare Chanel e il primo show dopo la morte di Karl Lagerfeld, una collezione ambientata in un winter in wonderland che racconta un talento unico, tra le lacrime di modelle, front row e di chiunque abbia amato la moda di Kaiser Karl.

 

Art & Design

Courrèges - Vava Dudu

Off-White - Hajime Ouchi’s illusion

Sacai - Jackson Pollock studio floor

Valentino - Rodin

Stella McCartney - Sheila Hicks

Alexander McQueen - painting by Henry Payne

Balmain - Peter Lindbergh 90s Versace

An homage to 

Loewe - Tricorn revival hat in 1910s

Thom Browne - Una Troubridge

Saint Laurent - Bianca Jagger

Saint Laurent - Betty Catroux

Chloé - Florence Arthaud

Christian Dior - Teddy Girls by Ken Russell

Louis Vuitton – New Romantics

Yohji Yamamoto - Vejer de la Frontera traditional women’s clothing (Cobijada)

Maison Margiela - Swan Lake’s dancer

Off-White - Louis Vuitton SS13

Celine - 70s Celine