
Orange's anatomy Il rapporto tra moda e il colore più visto nelle ultime fashion week
Se avete dato uno sguardo alle ultime fashion week dedicate al menswear FW19, è impossibile che non ve ne siate accorti: l’arancione è il colore più hot del momento. Dalle felpe grafiche di Off-White ai piumini di Heron Preston, dai total look di AMBUSH ai k-way di MSGM, dal knitting oversize di Loewe ai sofisticati trench di Raf Simons. Ogni designer ha scelto di inserire nelle proprie creazioni almeno un pizzico di questa tonalità.
C’è chi opta per le sfumature romantiche del foliage autunnale o per declinazioni vitaminiche che ricordano l’estate, c’è chi preferisce delle venature più tendenti al marrone come il ruggine del PANTONE 16-1448 TCX (secondo gli esperti il vero trend dei prossimi mesi, più del PANTONE 16-1546 Living Coral nominato colore ufficiale del 2019) e chi propone invece dolci sfumature pastello come il pesca. Ma la variante a cui nessuno può resistere sembra essere quella fosforescente, divenuta trade mark del brand di Heron Preston.
Ogni nuance va bene, purché rientri nelle radiazioni dello spettro tra rosso e giallo.
Questa passione che unisce arancione e moda risulta piuttosto recente, testimoniata da item must have come i boots vinilici Christian Dior Couture Spring 2015 o quelli in satin Vetements x Manolo Blahnik.
Curiosità: fino al 1750 in Europa questo colore non aveva nemmeno un nome ufficiale e ci si riferiva ad esso come "giallo-rosso". Ne ottenne uno solo quando il dominio islamico si diffuse nel sud Italia e in Spagna portando con sé anche gli alberi di arancio, il loro frutto (nāraṅga in sanscrito, naaranj in arabo, orange nelle lingue occidentali) che diede al pigmento l’appellativo che usiamo ancora oggi.