nss Paris Men's Fashion Week Awards And the Oscar goes to...

Si è conclusa ieri sera la Settimana della Moda maschile parigina, che tra show più convincenti ed altri più noiosi, ha saputo comunque imporsi come la migliore Fashion Week fra tutte le capitali della moda, merito soprattutto dei grandi nomi che può vantare nella sua schedule. Tra collaborazioni inaspettate, debutti e conferme, è giunto il momento di assegnare i nostri premi, dallo show migliore al front row più chiacchierato.
Ecco i nostri nss Fashion Week Awards

 

Miglior Show: Dior

C'è poco da discutere, la sfilata migliore della Paris Fashion Week (ma anche di tutto l'intero Fashion Month) è stata la collezione disegnata da quel genio di Kim Jones. Di fronte alla Torre Eiffel, Jones ha fatto costruire uno spazio total black illuminato al centro solo dai led bianchi posti ai lati della passerella su cui i modelli non camminavano, ma stavano fermi. La passerella era infatti una sorta di tapis roulant lungo 76 metri che si estendeva per tutta la lunghezza dello spazio, muovendosi lentamente per permettere agli ospiti di cogliere tutti i dettagli degli abiti.

Gli abiti, appunto. Jones è riuscito a trovare l'equilibrio perfetto tra linee più rigorose e formali, ed altre più fluide e morbide, per un'idea di mascolinità completamente nuova. Il punto forte della collezione sono senza dubbio le giacche, perché sono il risultato di ispirazioni diverse: giacche militari, vest che sembrano quasi antiproiettile portati sopra a completi gessati, ma addolciti da decorazioni dorate, cappotti mai scontati, con inserti sovrapposti e dettagli inaspettati, ma anche blazer aderenti, stretti intorno al busto, con drappi o inserti in raso o pelliccia. Nei colletti delle giacche è evidente l'ispirazione kimono, da quel Giappone tanto amato da Jones. Moltissima varietà anche nei materiali utilizzati: lana, pelle, pelliccia - in una sfilata uomo! - raso e satin, e un tessuto iridescente che ricorda molto Stone Island.

 

Miglior Effetti Speciali & Miglior Finale: Louis Vuitton 

La collezione tributo a Micheal Jackson è stata presentata all'interno dei Jardin des Tuileries, su un set che riproduceva l'angolo tra la Rivington e la Ludlow a New York City. Ad accompagnare lo show, una band live capitanata da Blood Orange, che prima dell'uscita finale dei modelli ha guadagnato il centro della passerella, sedendosi al pianoforte e riprendendo a suonare. Mentre i modelli sfilavano - a zig zag, senza seguire linee rette - un writer dipingeva la saracinesca di un finto negozio. A fine show, un modello si è staccato dagli altri per improvvisare un numero di danza con tanto di acrobazie e salti, mentre Virgil Abloh faceva il suo ingresso da una porticina laterale, salutando velocemente il pubblico. L'outfit più interessante della sfilata probabilmente era proprio quello indossato da Virgil. 

 

Miglior Sneaker: White Mountaineering x Adidas

Il brand giapponese collabora con il gigante dello streetwear tedesco per una sneaker che segue appieno il trend delle scarpe da trekking. La silhouette, affusolata, leggermente rialzata nella parte posteriore, è caratterizzata da inserti di tessuti diversi, in colori differenti, dal logo del brand giapponese sul tallone, dalle Three Stripes laterali bicolori, e da un finish sportivo ma allo stesso tempo molto lifestyle. 

 

Miglior Front Row: Y-3

Nonostante ci siano stati senza dubbio front row più ricchi di celebs, è stato questo a colpire la nostra attenzione, e per due buoni motivi: Blondey McCoy e Jonah Hill. Lo skater e artista londinese icona di stile, seduto di fianco al nuovo guru della moda skate e non solo (che indossava un paio di adidas Originals non ancora sul mercato). Chissà di cosa avranno parlato. Presenti anche Pusha T, Karlie Kloss e Adrianne Ho.