Fashion Revolution: Virgil Abloh Gli elementi distintivi che gli hanno permesso di trasformare uno stile di vita in un brand di successo

 

Virgil Abloh: architetto, ingegnere, grafico, DJ affermato, braccio destro di Kanye West, direttore creativo del marchio OFF-WHITE e e divoratore di cultura. Virgil Abloh è un personaggio poliedrico.

Nato nel 1980, figlio di immigrati ghanesi, il padre gestisce una società di vernici e la madre è una sarta, il ragazzo cresce a Rockford, in Illinois, ossessionato da skateboard, cultura hip-hop, streetwear, Michael Jordan e Chicago Bulls. 

Frequenta la scuola superiore cattolica, poi l'università del Wisconsin dove si laurea in ingegneria civile e, alla fine, consegue un master in architettura. La sua vita sembra programmata e Virgil destinato a un lavoro normale in un ufficio, quando nel 2002, all'età di 22 anni, lascia il suo ruolo come project manager in uno studio di architettura per diventare direttore creativo di Kanye West e della sua linea think tank Donda. 

È l'inizio di una nuova vita.

Per il rapper di Atlanta il ragazzo dirige tour, performance, si occupa di artwork e merchandise, è amico, braccio destro, tanto da seguirlo anche in un tirocinio da Fendi.

Insieme a West cresce, sviluppa le proprie potenzialità, assorbe la creatività della star e la rielabora secondo i propri codici, fino a farla diventare nel 2012 Pyrex Vision. Abloh non ha idea di come confezionare un abito, non conosce nessuno che sappia tagliare e cucire, tutto quello che ha è una visione, un'idea di moda e la volontà di imporre la propria identità. L'unica cosa che può fare è prendere uno stock di t-shirts Champion o flannels di Ralph Lauren, customizzarle con il proprio nome ed il numero 23, un omaggio a Michael Jordan, e venderle a 550 dollari. Il progetto solleva numerose critiche e un uguale quantità di hype, ma finisce in pochi mesi, gettando le basi per OFF-WHITE, nuovo brand con sede milanese lanciato nel settembre del 2013. 

 

REVOLUTION

 

OFF-WHITE secondo la definizione del suo fondatore è

"Un insieme sfocato di street culture ed estetica raffinata. Un nuovo lusso, una sorta di lusso casual. È un marchio che prende i suoi suggerimenti dal presente e desidera l'unicità". 

OFF-WHITE  traduce in felpe, tees, giacche in pelle, jeans strappati e sneakers ispirazioni che vanno dalla cultura hip-hop a Martha Stewart, dalle opere di Caravaggio a Raf Simons, da Supreme a Mies van der Rohe. I codici del marchio? Capi basici, accento su grafica distintiva, approccio architettonico, logo con le strisce diagonali in primo piano e l'inconfondibile scritta white.

"Amo le grafiche e indosso t-shirt a tinta unita tutto il tempo. Quindi tutto questo è OFF-WHITE: post-Tumblr, post-streetstyle, post-Tommy Ton che documenta gli outfits",

racconta Virgil. 

Il successo è da subito pazzesco: quasi due milioni di followers su Instagram ed oltre settecentomila sul profilo personale; sfilate acclamate che divantano parte del programma ufficiale della settimana della moda di Parigi; guest star all'ultima edizione del Pitti Uomo; finalista del Premio LVMH 2015; riempie social networks, magazine e blogs.

Virgil Abloh ha trasformato il proprio lifestyle in un brand di successo, intuendo che oggi una felpa con cappuccio è la nuova giacca da uomo, che Instagram e che i social networks sono un mezzo fondamentale per un fashion brand contemporaneo, come, altrettanto vitale, è l'attenzione verso la strada.

 

#1 Street Culture

"Vedo la moda come arte. È un mezzo. E le collaborazioni sono la parte emozionante della creatività". 

Ha raccontato più volte Abloh, sottolineando come collaborare con persone e marchi portando una nuova prospettiva nel proprio mondo aiuti a pensare in un modo diverso, ad ampliare il repertorio e non sia solo stimolante, ma anche un eccellente metodo per modernizzare il look di un brand.

Sarà forse per questo che il numero delle partnership di OFF-WHITE si moltiplica continuamente, a tal punto da essere diventate parte del suo dna. Per Virgil la migliore collaborazione fatta finora è quella con Golden Goose, ma ce ne sono moltissime altre. 

Negli anni, il braccio destro di Kanye West ha lavorato con artisti del calibro di Nick Knight, Riccardo Tisci, Kim Jones, Takashi Murakami, Olivier Rousteing, Giuseppe Zanotti o Silvia Venturini da Fendi e con label come NikeIkeaKith NYCLevi'sVansVloneSSENSEDover Street MarketUmbroMoncler.