
I brand di sneaker hanno finito le idee? Un mondo bloccato tra silhouette storiche e collabo poco ispirate
Se è vero che la moda è ciclica, lo stesso si potrebbe dire sul mondo delle sneaker. Tra revival, riedizioni e ritorni di fiamma, i brand sembrano aver trovato una nicchia in cui rintanarsi per sfuggire all'inesorabilità del tempo, facendo spesso leva su un mercato con una mentalità chiusa, che preferisce guardare al passato piuttosto che immaginare il futuro. Le Dunk, rilanciate con successo da Nike e diventate la silhouette di riferimento del 2020, sono l'esempio perfetto di un fenomeno che non sembra conoscere distinzioni di brand e che rischia, con il passare del tempo, di trasformare in noioso un "game" che già oggi sembra conoscere poche fiammate.
La sneaker super ecologica di Nike e l'ultima creazione di Kanye West sono accomunate da uno spiccato senso di rivoluzione, da una volontà di cambiare le regole andando oltre i paradigmi dello sneaker word, ma anche da un destino comune. Apprezzate da pochi e incomprese da molti, questi due modelli potrebbero diventare l'ideale punto di partenza di uno sneaker game nuovo e coraggioso, un cambio di marcia che vede tutti protagonisti, tanto i brand quanto noi appassionati. Non bastano le Nike GO FlyEase per cambiare le cose, serve la consapevolezza che se il profitto è la cosa più importante per un brand, sono la creatività e l'innovazione a fare la differenza.