
I 10 film più disturbanti sui vicini di casa Il voyeurismo non passa mai di moda
L’erba del vicino è sempre più verde, recita un popolarissimo proverbio italiano. In queste settimane di reclusione, poi, i vicini di casa sono diventati i protagonisti della commedia (o della tragedia) che si è consumata fra le mura di casa. Sarà per questo che la storia del cinema è costellata di film che hanno rivolto la loro curiosità (a volte vera ossessione) per gli inquilini della porta accanto.
Tutto è iniziato, nemmeno a dirlo, con La finestra sul cortile di Alfred Hitchcock, inserito dall’American Film Institute nella classifica dei migliori 100 film statunitensi di tutti i tempi. Ma Hitchcock non ha fatto altro che dare il via a un vero filone di film sul voyeurismo. Da Rosemary’s Baby – Nastro rosso a New York di Roman Polański a Suburbicon di George Clooney, passando per il perbenismo di American Beauty e il sadismo killer di Funny Games, il mito del vicino di casa ha cambiato forma, trasformandosi di volta in volta nei mostri più spaventosi che abitano l’inconscio. Con un’unica caratteristica che è rimasta costante negli anni: è spaventoso.
nss magazine ha selezionato (rigorosamente in ordine cronologico) i 10 film più belli e sconvolgenti che hanno puntato i riflettori sulla proverbiale porta accanto.
La finestra sul cortile, Alfred Hitchcock (1954)
Figlio dello stile di Joel e Ethan Coen (che infatti firmano la sceneggiatura), George Clooney (non certo alla sua opera prima da regista) dimostra di aver imparato la lezione. Ispirato a una storia vera, il divo più divo di Hollywood confeziona una grande denuncia al razzismo americano, aiutato dagli amici di sempre Matt Damon, Julianne Moore, Oscar Isaac e dalla baby new-entry Noah Jupe (di recente visto nel film autobiografico scritto da Shia LaBeouf).