Il porno nel 2019 - Intervista a Valentina Nappi Il ruolo della pornostar, i fan e il femminismo

Durante il Future Vintage Festival abbiamo intervistato la pornostar italiana Valentina Nappi, la più cercata dagli italiani su PornHub. Per chi non ha familiarità con il genere, Valentina Nappi è una delle più importanti pornostar dell'industria, al numero 35 tra le attrici più popolari su PornHub, in passato sulla copertina di Playboy e Penthouse, le due riviste di riferimento per il genere hard. 
Dopo il docu-film "Io sono Valentina Nappi", uscito a maggio 2018, recentemente Valentina Nappi ha annunciato una collaborazione con il brand di streetwear Fuct, una scelta insolita ma che unisce due filosofie di pensiero molto simili, irriverenti e anticonformiste. 
In attesa di vedere se verranno svelati altri item della collaborazione, che per ora include solo uno skateboard con la foto dell'attrice nuda, abbiamo chiesto a Valentina qualche curiosità sul suo lavoro, sui suoi fan e su alcuni tabù dell'industria del porno. 
 
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Mama Mia!!!! @instavalentinanappi *8.125 / 7 PLY CND. MAPLE

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#1 Cosa ci fa una pornostar a un evento di streetwear, musica e arte?
 
Mi pagano. Ho fatto diverse scene porno gratis, ma se devo partecipare a un evento con Cruciani mi devono pagare.
 

#2 Come è cambiato il ruolo della pornostar da quando hai iniziato? E da 20 anni a questa parte?
 
Col ritorno di alcune mode femministe, in un certo senso c'è stato un peggioramento: troppe scene "vanilla", patinate, "artistiche" ecc. Preferivo il gonzo di un po' di anni fa, che era più hard e meno leccato.


#3 La tecnologia come i video di realtà aumentata e realtà virtuale hanno cambiato la professione della pornostar?
 
Non hanno cambiato la professione, ma rappresentano possibilità molto interessanti. Oggi purtroppo pongono ancora molti limiti sia alla performance degli attori sia all'esperienza del fruitore, ma credo si debba andare sempre più in quella direzione.