
Grand Hotel Campo dei Fiori Il gioiello Art Nouveau abbandonato, set del Suspiria di Luca Guadagnino
È da poco uscita nelle sale cinematografiche Suspiria, la rivisitazione diretta da Luca Guadagnino del classico horror del 1977 di Dario Argento. Tra i tanti segreti nascosti nella storia di Suzie Bennett (interpretata da Dakota Johnson), ballerina americana trasferitasi in Europa per seguire i corsi di danza di una prestigiosa accademia che si rivelerà un covo di streghe e scienze occulte, c’è ne è uno molto interessante, legato proprio a questo luogo misterioso. Sebbene la pellicola sia formalmente ambientata nella Berlino degli anni ’70, la location scelta per girare le scene svolte all’interno della Helena Markos Dance Company sono in realtà state girate in Italia, al Grand Hotel Campo dei Fiori. Arroccata sul monte Tre Croci, a poca distanza dal centro della città di Varese, la struttura, ormai in stato di abbandono, sembra un gigante addormentato, il riflesso decadente di quello che, nel suo periodo d’oro, è stato uno dei più belli esempi di liberty italiano.
La maestria di Inbal Weinberg, production designer del film e del suo team trasforma il fasto ormai perduto di un tempo passato nel monolitico edificio Bauhaus che ospita l’accademia di danza di una Berlino vintage. Come? La donna lo spiega dettagliatamente in un’interessante intervista apparsa su The New York Times. Rielabora gli interni decorati dell'hotel, incollando rivestimenti a mosaico e motivi floreali, per renderlo più minimale, lasciando contagiare dal senso di semplicità di Le Corbusier, mixando qualità decorative dell'architettura del XIX secolo con il modernismo del XX secolo di tutta Europa in un modo che ricorda Adolf Loos. Ad esempio, la cucina dell'Accademia è stata progettata per avere un'estetica utilitaria, simile alla cucina creata da Margarete Schütte-Lihotzky nel 1926, una delle prime cucine componibili prodotte in serie. Per osservare come le stanze dell’hotel siano tornati a nuova vita, rielaborate in lobby, studi di danza, uffici, cucina, dormitori dei ballerini e nella segreta Mutterhaus, dovrete andare al cinema. Quello che possiamo svelarvi è solo il nostro auspicio che l’hype attorno ad una meraviglia architettonica del nostro paese dimenticata continui a crescere, fino a produrre una reale opera di restauro.