
Ecco tutto quello che dovete sapere sul live di Beyoncè a Coachella Queen B. incendia il festival di Indio che diventa #Beychella
La scorsa notte Beyoncè ha incendiato il Coachella con un live strepitoso, trasformando il festival in #Beychella.
Bellissima e potente, in una serie di outfits firmati Balmain, ha aperto lo show con un look stile Nefertiti cantando Crazy In Love e, uno dopo l’altro, tutte le sue hits più famose, da Single Ladies (Put A Ring On It) a Déjà Vu in un duetto con il marito Jay-Z o a Get Me Bodied con la sorella Solange.
Supportata da una crew di 100 persone, formata da ballerini e band, ha segnato la storia diventando la prima donna afro-americana ad essere headliner della manifestazione e lo ha sottolineato con un omaggio al Black Power tra citazioni a Malcolm X, Chimamanda Ngozi Adichie, Nina Simone, Fela Kuti.
A completare un set strepitoso la reunion delle Destiny's Child.
Ecco tutto quello che dovete sapere sulla notte di Queen B.
Live
Un set pieno di ospiti per Beyoncè.
Mentre nel front row Rihanna assiste estasiata allo show, sul palco insieme allo star texana si alternano non solo gli altri membri delle Destiny's Child, ma anche i familiari.
Bey si esibisce prima con il marito Jay-Z, dando così un’anticipazione di quello che sarà il loro On the Run Tour 2 che porterà la coppia live in tutto il mondo.
Poi è il turno di Solange. Le due sorelle ancheggiano, fanno twerking e ballano freneticamente mentre cantano Get Me Bodied.
Destiny's Child
La loro ultima performance insieme risaliva al 2013, durante il Super Bowl e la scorsa notte la magia si è ripetuta.
Anche se per pochi minuti le Destiny's Child, lo storico gruppo anni ’90 formato da Beyoncè, Michelle Williams e Kelly Rowland è tornano a far felici i fans, cantando come Say My Name, Soldier e Lose My Breath.
Un perfetto momento nostalgia.
Black Power
“Coachella, grazie per avermi permesso di essere la prima donna nera a fare da performer principale”, ha detto Beyoncé, prima di cantare Run the World (Girls).
È solo uno dei tanti momenti nei quali la star ha sottolineato l’orgoglio Black.
Bey ha eseguito le cover di Lift Every Voice and Sing, una canzone dell’inizio del Novecento spesso definita “L’inno nazionale degli afroamericani”, poi “mash-uppata” con Freedom; Lilac wine di Nina Simone; Zombie di Fela Kuti.
In diverse parti dello show si potevano, inoltre, sentire le parole di Malcolm X e Chimamanda Ngozi Adichie.