
Ora che anche leggere è un trend Dai book club alle librerie, i brand hanno riscoperto la letteratura
Nel 2022 erano state le celebrity a suggerirci di indossare i libri come statement, facendone un caso mediatico prima ancora che estetico. Nel 2024, i libri sono diventati una questione di posizionamento, di intrattenimento e un microcosmo da esplorare in maniera prevalentemente strategica. Strategia che, con il beneficio dell’eccezione alla regola, può persino deporre le armi del marketing e del branding per riscoprire un fine editoriale e informativo quasi ancestrale: leggi alla voce La vita delle forme. Filosofia del reincanto, trattato scritto dal filosofo Emanuele Coccia e da Alessandro Michele, ora alla guida di Valentino. La copertina di questo libro edito da HarperCollins ha una veste grafica che ricorda un testo sacro per mostrare «che la moda è l‘arte più potente perché è l’unica capace di mutare in un attimo la nostra vita, il nostro corpo, il nostro volto», in quanto il trattato nasce da lunghe conversazioni iniziate in call durante la pandemia che utilizza un formato “antico” per riflettere sulla natura metafisica della moda. Di istantaneità vive, invece, il progetto editoriale di Style Not Com che ha trovato proprio nel formato del libro un espediente grafico di raccolta dei copy blu elettrico pubblicati sul suo feed Ig. Tra ricerca, escapismo e product placement, che valore hanno i libri oggi per la moda?
Le ultime citazioni letterarie in passerella
L’ex studio fotografico di Karl Lagerfeld, nonché biblioteca fondata dal designer nel 1999 - ora proprietà di Chanel - vanta ben 33.000 tomi consultabili e dal 2023 ha inaugurato un programma multidisciplinare volto alla promozione artistica. «La libreria stessa è come una proiezione vivente della mente di Karl Lagerfeld», ha spiegato Laurence Delamare, a capo di 7L. I nuovi servizi includono il rilancio dell'e-commerce, una curation della biblioteca su misura e una membership esclusiva. Sempre a Parigi, nel pieno fermento dell’organizzazione delle Olimpiadi 2024, Anthony Vaccarello ha annunciato l’apertura di Saint Laurent Babylone al 9 rue de Grenelle, nel 7° arrondissement di Parigi. Concepito come un’estensione della curatela del direttore creativo di Saint Laurent, lo spazio di Babylone si presenta come un luogo di ritrovo culturale nel cuore di Parigi - tra firmacopie, pubblicazioni sovversive e registrazioni musicali fuori stampa. Adrian Joffe, presidente di Comme des Garçons, ha confermato che, in vista dell'inaugurazione del nuovo concept store di Dover Street Market a Parigi, i 3.500 metri quadrati degli showroom e degli uffici del brand di Rei Kawakubo includeranno anche una sezione dedicata ai libri, Librairie 1909. Questa sorta di allineamento con il mondo della letteratura, intrapreso anche da Enfants Riches Déprimés con la libreria Anti Public Library, è probabilmente uno dei modi più autentici per costruire una narrazione oltre i vestiti - riuscirà un sistema così frenetico a fare i conti con gli scaffali pluristratificati di carta e tanto, tantissimo tempo a disposizione? La glamourizzazione dei libri, delle biblioteche e dei librai, semmai dovesse oltrepassare lo stadio di trend, sarebbe qualcosa di già visto?