
Cycle Jeans e Venezia FC, una storia in laguna Dietro le quinte dello shooting con protagonisti i calciatori della squadra lagunare
Non è più un segreto che calcio e moda siano due mondi ormai adiacenti, che collaborano e colloquiano ampliando l'un l'altro il panorama. In particolare i brand di moda hanno intuito il grande potenziale di legarsi ad un club di calcio, una mossa strategica per aumentare il posizionamento, il valore e l'appetibilità del marchio stesso. E dopo l'acquisto di spazi pubblicitari e sponsor sulle maglie si è velocemente arrivati alle partnership, creando così un rapporto ancora più stretto tra brand e squadra. Valori e prodotti si sono intersecati attraverso numerose collaborazioni, come quella che ha portato Cycle Jeans a diventare l'Official Denim Partner del Venezia FC.
Il Venezia è infatti stato uno dei primi club a definire l'estetica calcistica contemporanea, lavorando su nuove creatività più vicine appunto al mondo della moda e ad una comunicazione sobria ed efficace che si distaccava da quella usata dalle altre squadre di calcio. E poi le maglie, realizzate prima da Nike e successivamente da Kappa, che hanno riscosso un successo quasi inaspettato, diventando tra le protagoniste del fenomeno blokecore. Una maglia da calcio, un paio di jeans baggy e delle sneakers classiche. Quello che conta sono i dettagli. E proprio da questo trend che Cycle Jeans vuole partire per creare una nuova estetica calcistica, che possa celebrare le eccellenze locali e il prestigio del Made in Italy.
Un progetto che è stato raccontato attraverso un photoshoot realizzato in alcuni dei palazzi nobiliari più affascinanti e storici di Venezia, da Palazzo Marin alla Scala Contarin del Bovolo, e che ha visto come protagonisti i calciatori arancioverdi più attenti alle loro scelte davanti all'armadio. Francesco Zampano, Gianluca Busio, Tanner Tessmann e Nicholas Pierini si sono improvvisati modelli per un giorno ed hanno indossato jeans Cycle e la maglia del Venezia. L'ennesima dimostrazione di quanto calcio e moda abbiano molte più cose in comune di quando non si pensi e siano proprio i calciatori a spingere per questo dialogo.