
Cosa pensano i social di Milano? Il Social Portrait di nss esplora come viene raccontata la città online
Ormai imparare a conoscere una città è sinonimo di scorrere la For You page di TikTok. Sui social, una serie infinita di video elenca gli angoli più interessanti dei capoluoghi italiani, i ristoranti da non farsi scappare, le nuove aperture, i bar in cui si ritrovano gli appassionati di moda e di movida. A Milano però il web non denota solo i vertici splendenti della città, bensì anche i suoi lati peggiori. Portando online uno spaccato di realtà, gli utenti denunciano una città divisa tra la Fashion Week e il caro affitti, tra le colazioni sperimentali e il problema inquinamento, manifesti di un’antitesi tutta milanese che ha provocato una divisione profonda nel cuore di chi vi abita. La nuova Digital Cover di nss magazine Ti Odio Milano Ti Amo inquadra esattamente i sentimenti ambivalenti dei cittadini del capoluogo lombardo nei confronti della città, un fermo immagine per raccontare le incongruenze che governano Milano. Per aggiungere una marcia in più al progetto, nss ha analizzato la percezione pubblica di Milano esaminando in maniera specifica come viene discussa online.
Per capire meglio quali sono i sentimenti espressi dagli utenti quando condividono contenuti che parlano di Milano, il Social Portrait di nss ha presenta un'ulteriore analisi su Instagram. Passando in rassegna le descrizioni dei mille post con il maggior numero di interazioni sulla piattaforma negli ultimi dodici mesi, con l’utilizzo della ricerca sociologica The Parrot Dilemma (2023) e dell’AI Google, è emerso un quadro che riflette esattamente ogni aspettativa. Quasi un terzo dei contenuti social media che riguardano Milano vengono comunicati con un tono conflittuale e accusatorio, e spesso al centro delle tematiche si ritrovano proprio i vertici dell’amministrazione comunale. Per contro, i post che esprimono toni neutrali o entusiasti si aggirano tra l’8 e l’11%, con i sentimenti di speranza e di rispetto che convincono solo il 7% della totalità dei discorsi. Per quello che viene denominato “rispetto”, rimangono briciole dell’1,8%. Il report prende in campione solamente la sfera social, ma offre una prova accurata del percepito pubblico di Milano: malgrado la sua ricchezza culturale, sempre in evoluzione, nonostante i nuovi bar e le community calorose che li affollano, Milano continua a lasciare l'amaro in bocca a chiunque vi ci metta piede, sia questi un patito d'arte o di architettura, un content creator o un consulente finanziario.