
Le migliori maglie rosa della Juventus E il motivo per cui venne sostituito dal bianconero
I colori sociali sono il tratto distintivo di ogni club, ma i colori che oggi ci permettono di riconoscere all’istante una squadra non sempre sono quelli scelti nel giorno della fondazione di quel club. Un esempio in questo senso è arrivato recentemente in LaLiga con l’Atletico Madrid che per festeggiare i 120 anni di storia della società ha reso omaggio ai fondatori indossando una rivisitazione della prima storica maglia dei Colchoneros, la quale non era bianca e rossa come la conosciamo oggi ma blu e bianco. Un caso simile riguarda la Juventus, da sempre riconosciuta in tutto il mondo per le sue iconiche strisce verticali bianconere ma che in realtà ha indossato un altro colore nei primi anni della sua esistenza. Nel 1897, anno della sua fondazione, la Juventus indossò una maglia bianca ma dall’anno successivo si passò ad una camicia rosa con cravattino o papillon accompagnato da pantaloni neri. Questi due colori vennero scelti perché erano i colori sportivi del Liceo d’Azeglio, il liceo classico di Torino in cui venne fondato il club.
Fra tifosi e collezionisti c’è poi una maglia che ha messo tutti d’accordo, è quella realizzata da Kappa in occasione del centenario del club nel 1997: una maglia rosa a tinta unita con dettagli in nero accompagnata da pantaloncini e calzettoni neri, fedele replica della divisa indossata fra il 1897 e il 1901 e che venne utilizzata solo la sera del 3 agosto in amichevole contro il Newcastle. La storia delle maglie della Juventus ci ricorda come la tradizione di un club può essere celebrata rispettandone le sfumature, e riuscendo così a rendere un colore che per lunghi tratti era stato dimenticato un valore estetico e sociale.