
Come la Kappa Kombat cambiò l'estetica del calcio Un modello che ancora oggi influenza la moda e lo sport
All’inizio degli anni 2000 Kappa rivoluzionò il mondo del calcio realizzando un modello che andava contro ogni canone estetico. Stiamo parlando della Kombat, la maglia elasticizzata resa celebre dall’Italia a EURO 2000 e che ha introdotto il tessuto stretch sui campi da calcio. Il concept dietro quella maglia era semplice: sfruttare l’elasticità del materiale per permettere ad un calciatore di proseguire nel suo movimento resistendo alle trattenute di un avversario e allo stesso tempo mettere in risalto la trattenuta stessa così che l’arbitro potesse vederla e punirla. Il design rivoluzionario, originariamente, non fu però accolto in maniera calorosa dai giocatori della Nazionale. Emanuele Ostini, l’uomo che per Kappa ha ideato e progettato la Kombat, ha rivelato in diverse interviste che il giorno della prima prova ufficiale a Coverciano con Totti, Del Piero e Cannavaro nessuno dei tre voleva indossarla spaventati da quanto quella maglia fosse attillata. Cannavaro fu il primo a rompere il ghiaccio e Ostini, non appena vide le forme del fisico del difensore esaltate dalla Kombat, gli disse: “Sembri Superman!”. Sì, perché un altro effetto di quella maglia fu rivoluzionare l’immagine dei giocatori, trasformando semplici calciatori in veri e propri atleti dotati di un fisico fuori dal normale.
La rivoluzione di Kombat, però, non è ancora finita. Proprio come a inizio anni 2000 le maglie attillate firmate Kappa hanno sovvertito l’estetica sui campi da calcio, non è da escludere che questo modello possa portare ad una nuova tendenza anche nel 2023. Le maglie da calcio nell’ultimo anno sono state infatti al centro del block core, un fashion trend nato su TikTok caratterizzato da un look apparentemente casuale in cui si abbinano jeans slavati a vecchie maglie da gioco con forme morbide, un fenomeno che ha trovato in Hector Bellerin il suo testimonial più importante. Kappa è stato al centro di questo trend sia perché Bellerin nella scorsa stagione è stato immortalato con una maglia retrò del Betis Siviglia, squadra sponsorizzata dall’azienda di Torino, sia perché le maglie di Manchester City e Barcellona realizzate da Kappa negli anni ’90 sono state fra le più gettonate fra chi ha aderito al block core. L’evoluzione di questo trend potrebbe portare ad un’inversione di tendenza rappresentata proprio dalla Kombat, un passaggio a maglie più aderenti sfruttando anche l’onda lunga del Y2K ovvero la riproposizione dello stile anni 2000 per la Gen Z. E nel calcio nulla rappresenta al meglio gli anni 2000 quanto le maglie attillate di Kappa.