
La maglia rosa del Bologna non è piaciuta a tutti Per i tifosi non è il colore che rappresenta la squadra
Ieri sera il Bologna ha affrontato al Dall'Ara l’Atalanta nel posticipo della diciassettesima giornata di Serie A. È una serata carica di sentiment, la prima volta che la squadra di Thiago Motta è scesa in campo davanti ai propri tifosi dopo la morte di Sinisa Mihajlovic, l’ex allenatore del Bologna morto di leucemia lo scorso 16 dicembre. È stata anche una serata storica dato che il Bologna per la prima volta indosserà una maglia rosa: si tratta infatti della quarta maglia per la stagione 2022/2023. Macron, infatti, si è avvalsa della collaborazione della stilista bolognese Elisabetta Franchi per realizzare una maglia con colletto a polo con chiusura a due bottoni e vela in maglieria realizzata con materiale interamente riciclato. Rappresenta il nuovo progetto di Macron per esaltare il legame esistente fra l’azienda di Valsamoggia, città distante una trentina di chilometri da Bologna, e il capoluogo emiliano.
In passato ci sono state diverse proteste da parte di gruppi organizzati, una delle più recenti ha riguardato gli ultras del Napoli e la collezione creata in collaborazione con EA7 nella scorsa stagione, ma c’è solo un precedente in cui le proteste dei tifosi hanno funzionato. È accaduto nel dicembre 2021 quando l’Atalanta fu costretta a ritirare la sua Christmas Match, ovvero la maglia speciale che la società bergamasca realizza ogni anno in occasione delle feste natalizie. Sulla parte inferiore di quella maglia era stato inserito uno skyline più simile a quello di Torino che a quello di Bergamo. Un dettaglio che scatenò la rabbia della tifoseria. In seguito alle numerose proteste, l’Atalanta chiese scusa ai propri tifosi e decise di ritirare la maglia nel giorno stesso in cui l’avrebbe dovuta indossare.