
La vostra prossima squadra preferita vista da vicino Per scappare dal chiacchiericcio intorno ai Mondiali siamo andati a casa dell’Athens Kallithea
Ieri mentre ritornavo a Milano e mi accomodavo nei posti sempre più scomodi delle low cost, come al solito ho preso le cuffie e cliccato play, anche per non sentire una esaltatissima scolaresca che aveva appena concluso la gita di classe ed emozionata faceva ritorno a casa. La prima canzone a partire con la riproduzione casuale è stata “Gamba di Legno a Parigi” di Francesco De Gregori. Adesso non fatevi ingannare dal titolo, la canzone si apre con i versi: “e allora sognò Atene e la sua bocca spalancata”, un segno del destino forse o forse no. Ecco non so se De Gregori intendesse proprio questo quando nel 2005 componeva questa canzone, ma è stata la mia prima impressione dopo aver visto la città greca, con la sua splendida Acropoli e la sua impressionante architettura che trasuda storia da ogni angolo e scultura in marmo.
Come canta ancora De Gregori nella stessa canzone, "come sta dritto nella tempesta", perché anche nell'intemperie della quasi sconfitta la squadra è rimasta unita, cercando con volontà la vittoria in quella che era la sua prima gara della stagione in casa. E allora come dice sempre l'autore italiano nella sua celebre canzone ma nelle battute finali, "avanti avanti, avanti marsch!", in attesa della loro promozione e della definitiva consacrazione avete ormai più di un buon motivo per iniziare a tifare l'Athens Kallithea. E io che ormai non riesco a pensare ad altro, nonostante ancora tutti gli alunni e le loro professoresse continuino a gridare nell'aereo, monopolizzando l'attenzione di tutti i passeggeri del volo di ritorno di lunedì sera che dalla estiva città greca mi riporta nuovamente nella freddissima Milano, sogno ancora Atene.