Chi ha paura della Gen Alpha? Chi sono i figli dei Millennial

Con la Gen X abbiamo detto addio alla radio, con i Millennial abbiamo scoperto l’Xbox, con la Gen Z abbiamo definitivamente silurato Internet Explorer: l’evoluzione della tecnologia ha un impatto così forte sulla nostra vita quotidiana da plasmare intere generazioni, ma, ora che l’alfabeto è finito, come saranno i nativi digitali del futuro? L’espressione Gen Alpha, coniata nel 2009 dal sociologo Mark McCrindle nel libro The ABC of XYZ, designa la generazione nata dal 2010 in poi con la prima lettera dell’alfabeto greco, attingendo dalla nomenclatura scientifica. Venuta al mondo in un periodo storico di generale calo dei tassi di fertilità, l’ultima ondata di nascituri, per quanto ancora in gran parte in età pre-scolare, è già molto diversa dai propri predecessori. Prende forma una generazione attenta alla diversità e all’autorappresentazione che cerca nell’abbigliamento una trasposizione di sé, come se nell’era dell’iper-capitalismo l’unico modo per definire se stessi fosse tramite gli oggetti. Tra qualche anno si affacceranno al mondo dei consumi, faranno acquisti con il proprio denaro e interagiranno con i brand seguendo i propri criteri, in che modo dunque le aziende dovrebbero prepararsi oggi ad affrontare le aspettative tecnologiche e sociali degli adulti di domani? Per rispondere a questa domanda Infobip, società globale di comunicazione cloud e leader nelle soluzioni CPaaS, ha realizzato, in collaborazione con BVA Doxa, uno studio sul “consumatore del 2030”, coinvolgendo 405 giovani italiani suddivisi in due fasce d’età, 6-10 e 11-15 anni. 

Un crescente bisogno di individualismo e personalizzazione che delinea il profilo di una generazione più a suo agio a interfacciarsi con la tecnologia che con gli esseri umani. Le famiglie con un solo figlio hanno infatti guadagnato terreno: oggi il 18% delle donne al termine dell'età fertile ha un figlio unico, rispetto al 10% del 1976 e, in quanto tali, i membri della Generazione Alpha hanno maggiori probabilità di crescere egoisti e di aspettarsi gratificazioni immediate. Alcuni prevedono che l'impatto globale della pandemia COVID-19 diventerà l'evento caratterizzante di questa fascia d'età, acuendo le difficoltà relazionali. In effetti nascere in un momento storico in cui il contatto umano era vietato nasconde in sé già il seme della contraddizione e apre la strada ad una serie di complicazioni che solo il tempo saprà rivelare, ma una cosa possiamo chiedercela: in che direzione sta andando l’umanità? Ma soprattutto, chi ne controlla la rotta?