
Come i Block Party hanno inventato l'Hip Hop Dal South Bronx al centro di Milano
Secondo il New York Times, era il 7 maggio 1945, quando si diffuse la notizia che la Germania si era ritirata dalla Seconda Guerra Mondiale e il sindaco di New York, Fiorello Henry La Guardia, dovette chiedere con veemenza ai cittadini di tornare a casa o al lavoro dopo che era scoppiata una festa di quartiere a Times Square: era il primo grande block party della storia. Una forma di celebrazione tipicamente newyorkese, diventata un topos noto nella cultura delle periferie americane e pietra miliare dell’hip hop, che, dalle vie del South Bronx il 18 giugno arriva a Milano, con adidas Originals x Foot Locker in occasione della nuova release di The new adidas Forum Basketball. Ma cos'è esattamente un block party e come si lega al fenomeno hip hop?
La cultura hip-hop di New York fu graziata dal blackout nella notte del 13-14 luglio 1977, che lasciò la maggior parte della città al buio, una notte di saccheggi nei negozi di elettronica fu il catalizzatore della successiva esplosione culturale. Nel 1979, una versione di questo sound da festa avrebbe trovato la sua strada nel vinile. Lo status di pioniere è una scarsa ricompensa per alcuni creatori dimenticati che hanno gettato i semi di quella che oggi è un'industria multimiliardaria, ma, come scrisse Gary Warnett sul Mr Porter Journal, “quelle sessioni al chiaro di luna hanno modificato la musica per sempre”.