Storia estetica del Toronto FC Quella che con tutta probabilità sarà la nuova casa di Lorenzo Insigne

Ancora prima dell'apertura dei trasferimenti è iniziata una nuova telenovela, destinata come sempre a far discutere e a monopolizzare l'opinione pubblica. Come avrete intuito anche dal titolo dell'articolo e dai vari siti di informazione che in questo periodo riportano assiduamente ed instancabilmente ogni possibile rumors, offerta o contatto, uno degli argomenti più caldi di questo inizio del 2022 è il possibile trasferimento a fine stagione di Lorenzo Insigne al Toronto FC.

Lorenzo Insigne è il capitano, bandiera e simbolo del Napoli e un suo possibile allontanamento dalla città che l'ha visto nascere e crescere, non solo calcisticamente, non può che provocare e animare discussioni di ogni tipo. Negli ultimi giorni le voci di una possibile offerta da parte del Toronto si sono fatte sempre più insistenti, l'ultima offerta messa sul tavolo dal club di MLS è un contratto quinquennale da 11,5 milioni a stagione più bonus. Cifre mostruose su cui chiunque si è sentito in dovere di dire la propria, persino Giovinco che fino a pochi anni fa militava nel club canadese ha avvertito il collega del possibile errore che potrebbe commettere. Una cifra spropositata e allettante che da giorni molti tifosi napoletani sotto i vari post della squadra canadese chiedono di non proporre al talento napoletano, spesso in inglese, spesso in italiano e a volte senza badare troppo alla formalità.

Oltre a condividere la stessa proprietà con i Toronto Raptors, le due squadre condividono inoltre un illustre tifoso: Drake. Sebbene il rapper canadese non abbia mai nascosto la sua passione per il basket, diventando una presenza quasi fissa a l'Air Canada Center, spesso si è visto spesso anche al BMO Center, diventando negli anni una sorta di global ambassador delle squadre di Toronto. 

Oltre ad aver esultato e gioito per il primo trionfo in MLS della squadra, è impossibile dimenticare quando durante i Playoff NBA 2019 Drake si prese la scena, almeno quella fuori - appena fuori - dal parquet. Seduto praticamente di fianco alla squadra, ha esultato con loro, ha applaudito per loro, ha addirittura massaggiato il loro capo allenatore, litigato con gli avversari, alzato il livello della tensione in dei playoff conclusisi con un insperato anello per i Toronto Raptors. Un legame con la franchigia e con la squadra che è così forte che pare Drake abbia un suo armadietto riservato accanto a quello dei giocatori, negli spogliatoi del palazzetto e anche dello stadio.

Un rapporto tramutato poi anche in una collaborazione, OVO il brand di Drake che per un anno si occupò anche di disegnare le City Edition della franchigia oltre che di realizzare una struttura di allenamento a Toronto con il nome del brand. E chissà se nei prossimi anni vista anche la dimensione internazionale che sta acquisendo la squadra di calcio non possa esserci anche una collaborazione di OVO a sfondo prettamente calcistico. Già con Giovinco e nella spasmodica attesa di Views, uno dei tanti capolavori di Drake, qualcuno sembrava già provarci e forse l'arrivo di un calciatore di profilo internazionale come Insigne potrebbe accelerare le cose. 

A supportare il Toronto FC fin dalla sua nascita, oltre a Drake, c'è sempre anche stata adidas: il brand tedesco fin dal 2007 ha sempre vestito la squadra canadese forte anche dell'accordo in essere con la MLS. adidas ha sempre affidato team canadese i migliori design e template mai prodotti dal brand tedesco, fin dalla primissima stagione quando ha disegnato le divise con l'indimenticabile template Teamgeist, mettendolo di fatto sullo stesso livello di LiverpoolMilan Real e tutti gli altri top team europei. Una delle maglie più iconiche poi senza dubbio rimane quella del 2014 adornata con una foglia d'acero, il simbolo nazionale canadese da quando fu aggiunto allo stemma nel 1921. 

Al netto della sua giovane storia il Toronto negli anni ha dimostrato la volontà di diventare in tutto e per tutto un grande club, firmando non solo grandi nomi, ma costruendo anche uno stadio all'altezza delle ambizioni del club e puntando anno dopo su allenatori e giocatori che potessero far crescere il club mettendo da parte ogni tipo di blasone e notorietà.

Con il possibile passaggio di Lorenzo Insigne, che sembra secondo molte fonti ormai vicino, il club conferma ancora una volta la bontà del proprio progetto basato sul costruire una squadra che sappia imporsi in Nord America e nel tempo crescere ed affermarsi anche fuori dal campo su un mercato oggi dominato da NBA e NFL. Il calciomercato è appena iniziato, vedremo cosa ci riserveranno questi mesi e soprattutto se Insigne deciderà di lasciare la sua città per affrontare una nuova esperienza dove il calcio è in forte crescita ma ancora molto distante dai livelli di quello europeo.