
Cosa ci dicono gli outfit degli allenatori della Champions L’abito non fa il monaco ma spesso fa l’allenatore
Le sfide delle notti magiche di Champions non avvengono solo in campo tra i giocatori ma spesso anche ai lati del rettangolo verde di gioco tra gli allenatori. Figure mitiche, iconiche, che vivono la partita con un’intensità persino superiore a quella dei loro stessi atleti trasformando il bordo campo in una scenografia teatrale. E da attori consumati usano i loro vestiti per entrare ancora più nel ruolo che devono interpretare per i canonici novanta minuti.
Silicon Valley Guru
C’è invece chi vive il completo come una seconda pelle ed in Champions sfrutta il gap di carisma che tale abito può garantire. Un completo monocolore perfettamente tagliato permette a chi lo indossa di staccarsi filosoficamente dal fango del campo erboso e di agitarsi a bordo campo senza perdere lo stile.
Simone Inzaghi predilige un taglio corto al quale associa una camicia bianca e cravatta stretta che gli lascia la giusta mobilità per esibirsi nella sua gestualità da cartone animato, sempre pronto ad abbracciare chiunque si trovi a tiro. Il suo collega nell’altra squadra milanese, Stefano Pioli, invece per la Champions usa spesso un tre pezzi che gli consente di mantenere il classico aplomb british anche nella più intensa delle battaglie.
Ma il fuoriclasse di questa categoria è ovviamente Diego Simeone, che indossa un iconico completo total black come se fosse John Wick e si muove tarantolato durante la partita come dovesse scappare da centinaia di sicari. Il suo Atletico ormai è indistinguibile dai suoi look a bordo campo: intenso, esuberante e coatto nonostante il prezzo sul cartellino dei singoli pezzi in campo o indosso.