
Come investire in maglie da calcio Tre semplici step per iniziare a farlo
Recentemente chiacchierando con un amico ho pronunciato la frase: “Ho investito in quella maglia”. Mi sono accorto subito del suo sguardo pieno di sgomento, stupore e forse un briciolo di compassione. In pochi infatti pensano alle divise delle varie squadre come un oggetto nel quale investire soldi. Oggi dalle criptovalute fino ai vini di pregio, ci sono molti prodotti sono sicuramente più popolari - e magari più remunerativi- ma ciò non significa che non si possa generare un guadagno, nel tempo, dalla compravendita di una maglia. Per dimostrarlo basta partire da un semplice assunto: le maglie di calcio, così come tantissimi altri oggetti da collezione, si trovano in un mercato fatto da domanda e offerta che può dunque influenzarne il prezzo, negativamente ma anche, e su questo ci soffermeremo, positivamente.
Quindi per rispondere subito alla domanda: certo, è possibile investire in maglie di calcio. Soprattutto se intendiamo il concetto di investimento nel suo significato più stretto: comprare qualcosa che possa essere rivenduto ad un prezzo maggiore in un lasso di tempo medio-lungo. Ho tralasciato il tempo “breve” appositamente in quanto in quel caso saremmo nel campo del re-selling un tema che tratteremo in una delle prossime guide in quanto meritevole di un approfondimento a parte. In questo primo approccio mi focalizzerò solamente sulle maglie da negozio, quelle che chiunque comune mortale può comprare in store online o fisici. Tralasceremo quindi il più complicato mondo delle maglie indossate (matchworn) e “da spogliatoio” (match-prepared).
Step 1: 3 concetti base per chi vuole investire in maglie di calcio.
Chi compra una maglia di calcio con l’idea di rivenderla con profitto deve avere in mente innanzitutto 3 concetti chiave.
1. Comprare maglie originali: può sembrare ovvio ma non lo è. Chi compra maglie false, seppur fatte bene, maglie cosiddette “thai”, non ha nessuna speranza di ricavarne nulla, ne tra 1 anno ne tra 10 ne tra 100.
2. Tenere le maglie con il cartellino: questa è una mia battaglia personale. Se sei un collezionista, o in generale vuoi che le tue maglie aumentino valore, devi tenerle con il cartellino. Quindi assolutamente NON indossate al calcetto del giovedì, alla pizza con gli amici o al public viewing delle partite dei mondiali. Una maglia con il cartellino dopo 10/15 anni è automaticamente qualcosa di raro e non comune. Un fattore che influisce positivamente sul valore della maglia.
3. Tenere la maglia in luoghi adatti: oltre al cartellino, se l’obiettivo è quello di conservare una maglia per anni è bene tenerla in un luogo sicuro, pulito e facilmente rintracciabile. Evitiamo inoltre luoghi eccessivamente umidi o esposti direttamente alla luce del sole. L’obiettivo è quello di mantenere la maglia quanto più fedele possibile alle condizioni in cui è uscita dal negozio.
Step 2: comprare le giuste maglie
Entriamo dunque nel vivo della questione: quali maglie hanno la probabilità maggiore di aumentare il proprio valore? Di seguito alcune domande che è lecito farsi se compriamo una maglia dalla quale speriamo di generare un ricavo futuro.
Quale maglia può diventare iconica? Sembra una domanda difficile, ed in parte lo è, ma alcuni ragionamenti possono aiutarci a venirne a capo. Innanzitutto una maglia iconica è una divisa che diventa riconoscibile, desiderata e avvolta da un alone di fascino che molto spesso travalica il campo calcistico. Un esempio classico è la divisa Bruised Banana dell’Arsenal, una divisa che è apparsa anche in campo cinematografico e musicale aumentando esponenzialmente il valore nonostante quando fosse uscita non piaceva quasi a nessuno! Nel panorama dei top club europei ad esempio, ci sono chiaramente alcune società che stanno investendo più di altre nel tentativo di creare delle maglie iconiche.
Ok, ma quanto si può guadagnare?
Siamo dunque giunti al punto finale, e forse più atteso di tutti. Quanto si può guadagnare investendo in una maglia di calcio? Come detto all’inizio esistono forme di investimento potenzialmente molto più remunerative. Di certo non si diventerà milionari investendo in maglie di calcio da store, sarebbe bello il contrario, ma comunque vale la pena fare due calcoli partendo da un altro concetto semplice (l’ultimo, lo giuro!). Consideriamo dunque un lasso di tempo esemplificativo di 10 anni.
Chi vuole investire in maglie da store deve puntare sulla quantità! Quindi avere un “paniere” di maglie di, almeno, 50 pezzi sui quali si punta a generare un guadagno. Mediamente, una maglia da store può costare 70€, leggermente di più se presa a inizio stagione e di meno se presa a fine stagione. L’obbiettivo minimo dovrebbe essere quello di raddoppiare il valore di ogni maglia alla rivendita. Attuando questo esempio con un investimento di 3.500€ (50 maglie comprate a 70€) si può puntare a generare un incasso di 7.000€ alla rivendita, e quindi un guadagno netto di 3.500€. L’esempio è sicuramente semplicistico e si basa molto su quello che è successo nel mercato delle maglie di calcio negli ultimi anni. Il mercato infatti è relativamente giovane in quanto le maglie di calcio stono state commercializzate in massa a partire dagli anni 90. Considerando quindi cosa sta accadendo al prezzo delle maglie di quella decade oggi, si può speculare su quello che potrebbe succedere nel prossimo decennio. Oggi infatti alcune maglie anni 90 arrivano a valere anche tre o quattro volte il loro valore di acquisto iniziale.
Concludendo la guida è importante sottolineare come queste siano opinioni soggettive basate sull’esperienza personale e su alcune speculazioni future. Non ci resta dunque che aspettare qualche anno e scoprire cosa ha in serbo per noi l’entusiasmante mondo delle maglie di calcio.