Le maglie dei portieri a EURO2020 Viaggio dentro gli europei e quell'estetica ormai perduta dei portieri

C’è stata un’epoca d’oro per i portieri e loro divise che possiamo incastrare tra gli inizi ’90 fino ad arrivare ad inizi anni anni 2000. Impossibile dimenticare i kit di USA 94 o quelli di club come il Parma che sono rimasti scolpiti nella nostra memoria. La maglia seguiva e segue tutt’ora canoni estetici diversi dal resto della squadra, pensata con colorazioni che si allontanano dalle cromature ufficiali. Ma con il tempo questa estetica è andata evolvendosi come il ruolo del portiere del resto. Oggi il portiere ricopre porzioni di campo più ampie, non è più confinato nella sua area, prova ne è Ederson che solo in questa stagione in Premier League ha confezionato due assist con una media di 28 passaggi per partita. L’evoluzione di questo ruolo è andato di pari passo con l’estetica e il design delle maglie. Le divise over size, quelle super colorate che tanto ci hanno fatto sognare hanno lasciato spazio a modelli slim-fit super tecnologici, traspiranti e soprattutto monocolore e spesso anche fluo.

Arriviamo adesso ai brand che hanno un'unica rappresentate ovvero: Hummel (Danimarca), Jako (Macedonia del Nord) e Joma (Ucraina). Anche queste maglie non brillano per estetica e creatività, seguendo il trend delle altre nazionali le maglie sono quasi sempre monocolore, non fluo e poco accesi accompagnate da timidi pattern per renderle più accattivanti.