
Da Salvador Dalì a Dior: i tarocchi nella cultura pop Il famoso mazzo di carte interpretato dal mondo dell'arte, del cinema, della moda e della musica
Avete mai sentito parlare di Intuiti? Sono le carte che si ispirano al mondo dei tarocchi, alla numerologia, e più in generale ad un mix di psicologia ed esoterismo, per accendere la creatività. Creato da un ex alunno del Politecnico di Milano, il mazzo ormai spopola in tutto il mondo e chissà quanti Don Draper avranno già buttato una carta sul tavolo per dare il via ad un interminabile brainstorming. Le regole sono ben diverse da quelle per interpretare un classico mazzo di tarocchi, ma il fine che ci interessa è il medesimo: lasciarsi ispirare da simboli, intuizioni e subconscio. Proprio come hanno fatto tantissimi artisti dal Medioevo ai nostri tempi, sotto commissione di grandi duchi oppure per esprimere il proprio estro naturale.
Tornando in Italia, nel 2011 Francesco Clemente, esponente della Transavanguardia italiana, si diverte a ritrarre alcuni dei suoi amici più stretti come personaggi dei tarocchi, mentre pochi anni primi veniva finalmente ultimato nella Maremma il Giardino dei Tarocchi, dando vita ad un coloratissimo parco pop art - esoterico, firmato da Niki de Sainte Phalle.
I tarocchi e il cinema
Dell’ossessione del mondo dell’arte per questo mezzo si hanno fonti che spaziano nei secoli, e ne è una prova recente anche un film del ‘66 di Andy Warhol. Questa pellicola è un’occasione unica per vedere i Velvet Underground ad una delle loro feste, mentre si fanno leggere le carte in un appartamento newyorkese.
Ad inizio anni ‘70 è il jazzista Sun Ra che scrive e interpreta il film Space is the Place, sci-fi psichedelica in cui i tarocchi sono reinterpretati in chiave afro. Poco dopo è il tarologo e regista Alejandro Jodorowsky ad utilizzarli per uno dei suoi film più apprezzati, La Montagna Sacra, in cui il design delle carte diventa evocativa scenografia dalla simmetria perfetta.
A lasciar spesso parlare le scenografie più degli attori è anche David Lynch, ed è proprio da questa suggestione che l’illustratore Benjamin Mackey realizza un mazzo utilizzando i personaggi della fortunatissima serie Twin Peaks. Chi poteva essere l’agente Dale Cooper, se non il Mago? E ovviamente il diavolo viene lasciato a Bob, proprio come Lynch l’aveva già dipinto.
Ma non è l’unica creativa che ancora oggi ama riutilizzare i tarocchi. La cantante inglese Florence Welch - una perfetta papessa nei modi e nell’estetica - si è affidata all’illustratore Brian Roettinger per abbinare un nuovo mazzo all’edizione limitata del suo ultimo album High as Hope, mentre Patti Smith ama da sempre interpretare le carte, e fortunati quelli a cui le legge!