
La storia del logo Ferrari Dalla cavalleria savoiarda fino a Maranello, passando per l’aviazione militare della WW1
Un cavallo nero rampante su un campo giallo: quello della Ferrari è forse il logo più famoso del mondo. Logo che sintetizza la storia e l’identità di Ferrari, il cui prestigio è protetto quasi religiosamente dalla casa automobilistica di Maranello, pronta a difenderlo da chiunque si azzardi a pregiudicarne il buon nome – Philipp Plein incluso. E in un logo si concentra molto di più che il significante di un brand: il logo stesso è un oggetto dotato di storia, andata stratificandosi nella coscienza collettiva per decenni e, nel caso di Ferrari, anche di secoli.
La prima apparizione di un cavallo rampante associato al colore rosso e alla velocità risale infatti al 1692, e si trova nello stemma del Reggimento di cavalleria "Piemonte Reale" fondato da Vittorio Amedeo II di Savoia – un simbolo destinato a rimanere associato a una delle più formidabili cavallerie della storia europea oltre che a uno dei reggimenti più antichi dell’esercito italiano. Il cavallino rampante venne poi ripreso dal miglior aviatore italiano della Prima Guerra Mondiale, Francesco Baracca, che ne stampò uno nero sulla carlinga del 91ª Squadriglia Aeroplani. In origine il cavallo era rosso (un richiamo allo stemma dei cavalieri piemontesi) ma divenne nero alla morte di Baracca.
Per lunghi decenni il marchio rimase sostanzialmente invariato, consolidandosi anzi nel 1994 con il Manuale di Identità Visiva di Pierluigi Cerri che formalizzava una volta per tutte le caratteristiche salienti del logo vero e proprio. A questa codificazione ufficiale seguì il restyling dell’agenzia Seidlcluss nel 2002 che diede il tocco definitivo al logo correggendo otticamente la sagoma del cavallino, la posizione delle sue zampe e anche il punto rettangolare sulla “i” di Ferrari – probabilmente il dettaglio più spiccatamente diverso rispetto alla forma originaria del logo.
Oggi, a ottantuno anni dalla fondazione, la storia di Ferrari e del suo logo rappresentano uno dei più interessanti case studies esistenti nel campo del graphic design. Oltre che simboleggiare il prestigio della casa automobilistica e l’identità del marchio Ferrari, infatti, il Cavallino Rampante è la dimostrazione più diretta di un retaggio culturale che, nei suoi significati originari di velocità e ardimento, è rimasto sostanzialmente identico a se stesso dalle sue origini fino a ora – trasferendosi, a seconda dell’epoca, in ambiti sempre nuovi.