Giocare con due scarpe diverse sta tornando di moda? Da LeBron James ad Erik Lamela: i nuovi interpreti di un trend che continua

Nell'ultimo weekend sportivo, la moda di giocare con scarpe diverse sembra aver riscoperto le luci della ribalta. I punti di contatto sono distanti quasi 7.000 chilometri: da un lato il nuovissimo Tottenham Hotspur Stadium (o New White Hart Lane se preferite), dall'altro la Wide World Of Sports Cheer Arena di Orlando, in Florida. Nel nord di Londra il protagonista è Erik "el Coco" Lamela che nell'ultima gara contro il Newcastle (1-1) ha utilizzato contemporaneamente le F50 Adizero Leather 2012 (a destra) e le nuove Adidas Copa 19.1 (a sinistra). L'ex giallorosso non è nuovo ad esperimenti di questo genere: già nel match dei preliminari di Europa League giocato contro lo Shkëndija aveva utilizzato nello stesso momento due diverse tonalità di F50 Adizero. Il motivo, stando a quanto riportano i siti specializzati, sarebbe la maggior aderenza e il diverso tipo di attrito che genera la pelle di canguro.

Nella bolla NBA, invece, LeBron Raymone James - uno degli sneakerhead più underrated della Lega - ha dominato in gara 5 delle Western Conference Finals giocando con le sue Nike LeBron 17 PE di due diverse colorazioni (non ufficiali perché solo in versione da gioco e non ancora sul mercato). Il lime/fucsia e il classico yellow and purple attirano l'attenzione nel primo tempo della gara che ha regalato ai Lakers la finale NBA, la decima della carriera per il talento di Akron. Come spesso accade, King James nel secondo tempo cambia scarpe e abbandona la strategia mismatched.

Gli esempi del passato creano memoria storica, mentre gli esempi del presente consolidano una tendenza che nel corso degli anni non è mai scomparsa del tutto, resistendo in maniera trasversale tra gli atleti di ogni sport. Sta davvero tornando di moda giocare con due scarpe diverse?