
L'unico posto al mondo dove poteva nascere ''Goal!'' Il mito di Newcastle, una città che ha segnato in maniera indelebile la storia del calcio inglese
Danny Cannon, regista della trilogia ''Goal!'' - film che ripercorre la carriera fittizia di Santiago Munez, promessa messicana che vuole sfondare nel calcio europeo - pur non sapendo se il suo film del 2005 sarebbe stato l'ennesimo esperimento fallimentare del binomio cinematografia-calcio, aveva una certezza su cui fare affidamento: il Newcastle United.
A metà degli anni '90 la città di Newcastle era una di quelle in cui il popolo inglese si riconosceva a causa della propria working class e lo United rappresentava la cultura hipster traslata nello sport, una squadra che piaceva a tutti a causa della considerazione di ''underdog''; una considerazione che svanì nel giro di tre anni - dal 1993 al 1996 - dopo che i bianconeri della contea di Tyne passarono dalla First Division alla Champions League, prima di ritornare velocemente nei bassifondi della classifica.
Chi scrive, in queste settimane di quarantena non ha potuto godere dell’experience di Travis Scott su Fortnite, né del senso di comunità tipico del gaming a Fifa Ultimate Team e, dunque, si è arrangiato con una Psp dalla scelta di giochi molto limitata. Tra questi c’era un Football Manager 2009, e mi sono permesso di salvare il Newcastle da una triste – quanto in realtà annunciata – retrocessione in Championship.
E' scattata automaticamente un'imprevista voglia di rivedere il Newcastle in Champions League, seguita dal virtual tour della città di Newcastle ed un amletico compro/non compro di fronte alla seconda maglia del Newcastle del 1995. E alla notizia che Kuno Becker - l'attore che interpreta Santiago Munez - sta scrivendo la trama di Goal! 4 proprio ora che stanno arrivando i soldi sauditi, ho constatato quanto le storie nostalgiche sul calcio siano destinate a ripetersi nel tempo.