
Le 5 migliori puntate di ''Sfide'' Un programma che non smetterà mai di farci piangere
Prima che la pay per view si appropriasse dello sport e che Federico Buffa cominciasse a fare approfondimenti anche sul trisnonno di Lionel Messi, era la RAI che possedeva il dominio assoluto per quanto riguarda i report sportivi, e non si sta parlando solo di ''90° minuto''.
Dal 1998 fino al 2016 è andato in onda in seconda serata su Rai 3 ''Sfide'', un programma di Simona Ercolani che parlava di sport sottoforma d'inchiesta, cercando di fornire un ordine causa/effetto per ogni argomento e personaggio trattato in - mediamente - cinquanta minuti di trasmissione. Nei primi anni si parlava solo di calcio e non c'erano conduttori in studio, bensì si alternavano le voci narranti di Ughetta Lunari, Alberto Lori e Massimiliano Alto ma, col passare del tempo, il programma ha allargato i propri orizzonti tanto da assumere come slogan "lo sport come non l'avete mai visto".
Dal 2012 al 2016, con Sky già proprietaria dei diritti televisivi di qualsiasi evento sportivo sul pianeta terra e con alcune piattaforme streaming in arrivo - vedi DAZN -, ''Sfide'' cambia parzialmente format, allungando notevolmente la durata delle proprie puntate ed inserendo un vero conduttore, Alex Zanardi. Le ultime puntate non hanno più avuto un protagonista definito, ma si è parlato in linea più generale di aspetti trasversali ed astratti del mondo dello sport, come il ''coraggio'', i ''limiti''e la ''perfezione''.
L'unica costante dalla prima all'ultima puntata - oltre alla cover del programma con un bambino sorridente - è la sigla, ''Heroes'' di David Bowie, che portava con se nostalgia e commozione già prima dell'inizio della trasmissione. Ripercorriamo quali sono state le migliori 5 puntate:
Alex Zanardi parte dalla frase simbolo di Michael Jordan: "I limiti, come le paure, spesso sono solo un'illusione". Jordan i suoi limiti e le sue paure li ha superati fino a diventare il giocatore di basket più forte di sempre. Come lui, tutti i protagonisti della puntata di Sfide sono la testimonianza che lo sport possa essere il mezzo con cui un uomo e una donna riescono a vincere le paure. Lo racconta, per esempio, Niccolò Campriani, nella finale della carabina a Pechino 2008, fu colto dalla sindrome dell'ultimo colpo. La riuscì a superare e arrivò all'oro olimpico.