Come si sono evolute le sneakers in NBA? Un lungo viaggio attraverso le migliori signature shoes di sempre

Il debutto, in occasione dell’All Star Game, della prima signature shoe di Kawhi Leonard è stata solo l’ultima tappa del percorso che ha portato New Balance a ritagliarsi un ruolo significativo all’interno del mercato delle scarpe da basket. Un mercato che si riteneva già da tempo saturato dal duopolio Nike-adidas e che, invece, ha rivelato ulteriori margini di manovra.

Le nuove signature shoes New Balance di Kawhi Leonard
Le nuove signature shoes New Balance di Kawhi Leonard
Le nuove signature shoes New Balance di Kawhi Leonard
Le nuove signature shoes New Balance di Kawhi Leonard
Le nuove signature shoes New Balance di Kawhi Leonard
Le nuove signature shoes New Balance di Kawhi Leonard
Le nuove signature shoes New Balance di Kawhi Leonard
Le nuove signature shoes New Balance di Kawhi Leonard
Le nuove signature shoes New Balance di Kawhi Leonard
Le nuove signature shoes New Balance di Kawhi Leonard
Clyde Court Disrput by Puma
Clyde Court Disrput by Puma
Clyde Court Disrput by Puma
Clyde Court Disrput by Puma
Clyde Court Disrput by Puma
Clyde Court Disrput by Puma
Clyde Court Disrput by Puma
Clyde Court Disrput by Puma
Charles Chuck Hollis Taylor (1923)
Charles "Chuck" Hollis Taylor (1923)
Anche Wilt Chamberlain indossava le mitiche Chuck Taylor
Anche Wilt Chamberlain indossava le mitiche "Chuck Taylor"
Anche Wilt Chamberlain indossava le mitiche Chuck Taylor
Anche Wilt Chamberlain indossava le mitiche "Chuck Taylor"
La risposta di Puma ai piedi di Walt Clyde Frazier
La risposta di Puma ai piedi di Walt "Clyde" Frazier
Il concetto di svago secondo Walt Frazier
Il concetto di svago secondo Walt Frazier
Converse Weapon
Converse "Weapon"
Il primo contatto tra due testimonial che faranno la storia di Converse e della NBA; Larry e Magic
Il primo contatto tra due testimonial che faranno la storia di Converse e della NBA; Larry e Magic
Le due versioni della Weapon ai piedi dei padroni indiscussi della NBA di quegli anni
Le due versioni della Weapon ai piedi dei padroni indiscussi della NBA di quegli anni
Le prime immagini delle Jordan I
Le prime immagini delle Jordan I
Young GOAT
Young GOAT
Jordan I
Jordan I
The GOAT con le Jordan III
The GOAT con le Jordan III
Storica collaborazione tra Jordan e un giovane Spike Lee
Storica collaborazione tra Jordan e un giovane Spike Lee
MJ con le sue Jordan III durante lo Slam Dunk Contest 1988
MJ con le sue Jordan III durante lo Slam Dunk Contest 1988
Nike Hyperdunk 2008
Nike Hyperdunk 2008
Il Black Mamba in uno dei suoi voli a Pechino 2008
Il Black Mamba in uno dei suoi voli a Pechino 2008
Allen Iverson e le sue signature shoes Reebok
Allen Iverson e le sue signature shoes Reebok
Reebok Shaqnosis, 1995
Reebok Shaqnosis, 1995
Un giovane Shaq contro Sua Altezza Aerea
Un giovane Shaq contro Sua Altezza Aerea
Kobe Bryant x adidas
Kobe Bryant x adidas
La adidas KB8 del Mamba
La adidas KB8 del Mamba
Crazy 97 EQT Elevation Retro 'Kobe Bryant'
Crazy 97 EQT Elevation Retro 'Kobe Bryant'
adidas T-Mac 3 Packer
adidas T-Mac 3 Packer
T-Mac x adidas
T-Mac x adidas
Nike Air More Uptempo
Nike Air More Uptempo
Scottie Pippen e le sue Air More Uptempo
Scottie Pippen e le sue Air More Uptempo
Nike Air Shake Ndestrukt di Dennis Rodman
Nike Air Shake Ndestrukt di Dennis Rodman
The Worm e le sue Nike Air Shake Ndestrukt
The Worm e le sue Nike Air Shake Ndestrukt
Nike Air Foamposite One
Nike Air Foamposite One
Anfernee Deon Penny Hardaway con le Air Foamposite One
Anfernee Deon "Penny" Hardaway con le Air Foamposite One
Nike Air Force Max
Nike Air Force Max
Sir Charles Barkley in post contro Chris Webber
Sir Charles Barkley in post contro Chris Webber

Oggi la situazione è radicalmente mutata, non solo per quel che riguarda la pura dimensione estetica e creativa: anzi, da quel punto di vista sembra si stia virando verso un sostanziale appiattimento nella varietà e nell’innovazione dei modelli proposti. Ad essere diverso è il tipo di approccio che i marchi stanno avendo nel modo di rapportarsi ai cambiamenti imposti dal contesto socio-culturale. E per quanto adidas sia riuscita a reggere il confronto con Nike sul terreno del leverage degli atleti sotto contratto – Dwight Howard e Derrick Rose prima degli attuali James Harden, Damian Lillard e Trae Young  –, oggi la scelta di puntare su una sola linea di calzature e su un numero ristretto di giocatori non appare così penalizzante. Tanto più che la competizione si è spostata fuori dal campo. E lì vince chi per primo e meglio riesce a intercettare le nuove tendenze per poi riprodurle in forma di scarpa: avere un James o un Curry per dimostrarlo è “soltanto” un valore aggiunto.