
Le cinque fasce da capitano più iconiche Versioni e significati del primo segno di riconoscimento di un leader in campo
Non è certo a che data risalga la prima fascia da capitano, per quanto il ruolo del capitano nel calcio sia presente da sempre. Nel tempo, il ruolo del leader di una squadra è stato sempre più rimarcato, identificandolo più chiaramente come il responsabile, un motivatore, una guida. Delle fasce da capitano si potrebbe parlare all'infinito, di come diventino veicolo di messaggi specifici oppure degli aneddoti a esse legati - sapete per esempio che all'Arsenal è il capitano a scegliere se i compagni dovranno indossare le casacche a maniche corte o lunghe? - o ancora della loro cruciale importanza per chi la indossa e di come spesso diventino protagoniste di vicende sportive che per settimane occupano le prime pagine dei giornali, vedi il recente caso Icardi, finito ai ferri corti con l'Inter proprio per esser stato privato della sua cara fascia e di tutto quello che essa rappresentava per lui. Tuttavia, il tema di discussione che più le riguarda negli ultimi tempi è il loro sempre più grande processo di rarefazione: dopo la Premier League e le competizioni UEFA e FIFA, anche la Serie A quest'anno ha adottato una fascia di capitano unitaria - eccezion fatta per casi straordinari come quello della Fiorentina che ha ottenuto una deroga speciale per indossare una fascia personalizzata in onore di Davide Astori - e per il futuro la strada sembra la stessa anche per gli altri campionati. Fino a oggi si sono viste fasce di capitano di tutti i tipi, dai modelli più sobri a quelli più strampalati fino a quelli oggetto di collaborazioni, tutti con l'obiettivo di rappresentare una squadra al braccio del suo capitano, ma, come detto sopra, anche di idealizzare un pensiero, un sentimento o un ricordo. Oggi ne vediamo cinque tra quelle più indimenticabili.