Il calcio indossato di Kappa La storia di Kappa, fatta di intuizioni, aerei spaziali e fazzoletti di carta

È il Maglificio-Calzificio Torinese di Abramo Vitale il luogo da cui nasce la storia di Kappa, uno dei marchi più iconici della storia dello sport mondiale. Ma anche dalla capacità di sapersi buttarsi con intuizione dentro ai turning point che hanno poi determinato la fortuna del marchio e cambiato l’estetica dello sportswear. L'azienda non ha mai abbandonato la città di Torino, costruendosi un'identità futuristica e visionaria negli anni '80, evoluta negli anni recenti fino ad incarnare la fortunata, in campo stilistico-calcistico, antitesi tra nostalgia e tecnologia, senza tuttavia tradirsi al di fuori dei confini della sua mission. 
Kappa e il calcio hanno un rapporto speciale, per il fatto di aver incarnato, a partire dagli anni '80 e più compiutamente negli anni '90, l'estetica del calcio, vestendo alcune delle squadre più vittoriose a livello europeo come Milan, Juventus e Barcellona, diventando simbolo estetico di una decade di imprese sportive.

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Il riconoscimento al lavoro innovativo svolto del centro ricerca e sviluppo di Kappa arrivò al termine della competizione, quando Ian Todd, all’epoca responsabile marketing di Nike, chiamò personalmente Marco Boglione complimentandosi per il progetto e non nascondendo la sincera invidia per non essere riuscito a pensare prima a quel concept così efficace.
Da Totti e il suo cucchiaio a Van der Sar sono passati ormai 20 anni e Kappa ha applicato il modello della Kombat anche per il rugby, lo sci ed il tennis. Gli altri brand di sportswear non hanno potuto che intraprendere la stessa strada battuta dal marchio italiano.

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Kappa apre il suo archivio

La società ora è in mano a Marco Boglione, il quale ha salvato gli omini da un fallimento nel 1994. Fa parte del gruppo BasicNet, un network globale di 400 imprenditori in tutto il mondo che garantisce in oltre 120 mercati la presenza e la diffusione dei prodotti a marchio Kappa, Robe di Kappa, Jesus Jeans, Superga, K-Way, Sebago, Sabelt. Dopo 60 anni è stata rilanciata anche la collezione K-Kontroll, che riconosce il passato con una visione street, attingendo all’archivio come modo per consolidare la tradizione, contaminandola solo quando necessario e seguendo un'estetica precisa e coerente. Il mondo della moda, così come quello del calcio, negli ultimi anni hanno riscoperto l’heritage di Kappa e il fascino dell’ingrediente nostalgico.

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Proprio per soddisfare quello che sembra un diffuso bisogno di malinconia, in collaborazione con il team di nss sports Kappa ha organizzato, durante l'edizione di White Street Market che si terrà a Milano questo weekend, la mostra “KAPPA – Above the football jersey”, in cui saranno esposte 15 maglie simbolo degli anni ’80 ’90 e 2000. Dalla maglia di Ronaldo il Fenomeno del Barcellona a quella di Van Basten dell’88/89 e di Zinedine Zidane alla Juventus. Il Santo Graal per gli appassionati del calcio retrò. 

“Noi possiamo essere bravi, intelligenti, simpatici, divertenti, usare le tecnologie am non bisogna mai dimenticarsi che è una battaglia. Kombat potrebbe essere un po’ la sintesi del BasicNet, nel nome ci sta un pezzo di nostro DNA, noi combattiamo.” (M. Boglione)