Tutto quello che c'è da sapere sulla sfida tra River Plate e Boca Juniors Capitolo 2 della storica finale di Copa Libertadores: si parte dal 2-2 dell'andata, la trasmette DAZN

Nelle scorse due settimane si è scritto e sentito di tutto: tra gli slogan che vanno per la maggiore c'è 'La partita più importante della storia del calcio argentino', ma anche altre definizioni poco sobrie come 'La partita dell'Apocalisse' o 'Il giorno del giudizio', o semplicemente 'La Super Final de America'. Insomma, il tempo delle chiacchiere è finito ed il SuperClasico tra Boca e River, che poi in realtà è una doppia sfida a distanza di 15 giorni, è pronto ad arrivare alla sua conclusione. Un incontro denso e carico come non mai di storie ma anche di pressioni, uno splendido schermo del destino (oltre a quello che è successo sul campo, ovviamente) che ha scelto le due argentine, lasciando a casa le due brasiliane presenti in semifinale, Gremio e Palmeiras. La finale di Libertadores, dunque, per la prima volta sarà una stracittadina di Buenos Aires. 

 

Il cammino fino alla finale

Per il River Plate sarà la terza squadra argentina già affrontata nel turno ad eliminazione diretta: prima il Racing agli ottavi, poi l'Indipendente ai quarti. Ma è stato in semifinale che i Millionarios hanno dovuto soffrire più del previsto: dopo aver perso la gara casalinga contro il Gremio, sono riusciti a trovare una qualificazione assolutamente complicata in Brasile, recuperando da un vantaggio di una rete, sfruttando una clamorosa decisione arbitrale del VAR e sopravvivendo a 14 minuti di recupero. Il cammino del Boca è stato diverso ma ugualmente difficile, visto che durante la fase ai gironi gli Xeneizes erano ad un passo dal salutare la competizione, venendo letteralmente salvati dal Palmeiras che poteva estrometterli e non l'ha fatto.

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Una sfida totale

Impossible spiegare a parole, ed in poche righe, il significato di questa partita: ci hanno provato in tanti nei giorni scorsi e si è parlato spesso di 'garra', di motivazioni, di storia del futbol, di passato, di quartieri, di rivalità, di Gallardo contro Barros Scheletto, di Cristian Pavon (che però rischia davvero di non farcela) contro 'el Piti' Martinez', di 'stile Boca' contro 'stile River'. Ma sarà solamente una sola delle due squadre a prevalere e ad imporsi, forse per sempre nella memoria comune, sull'altra. Smentire o confermare il precedente del 2004, in cui Tevez (che c'è ancora) mandò a casa il River portando il Boca in finale, prima di perdere poi contro i colombiani dell'Once Caldas. Ma in questi casi la voglia di vincere sarà senza dubbio maggiore della paura di perdere ed allora non vediamo l'ora che possa iniziare. L'ex Roma Leandro Paredes pare si sia fatto espellere volontariamente pur di volare dalla Russia alla Bombonera, forse allo stadio ci sarà anche Putin oltre ad una miriade di giornalisti, ex calciatori e personaggi famosi di tutto il mondo: l'Argentina sarà l'epicentro del mondo calcistico per una notte, come è giusto che sia, e non bisogna meravigliarsi più di tanto perché è una sfida che probabilmente non ricapiterà mai più.