
Cosa si intende per maglie politiche? Quando le divise da gioco diventano mezzi per diffondere messaggi e idee o per ribadire posizioni e concetti
Nel corso della storia del calcio la maglia ha rappresentato molto di più dei colori sociali, diventando un veicolo di significati nascosti e storie profonde. La semplice divisa da gioco col tempo si è evoluta, diventando un oggetto di enorme guadagno per i club, un capo da portare sulle passerelle e un accessorio imprescindibile nella cultura dello streetwear contemporaneo, ma anche un efficace medium per sensibilizzare su determinate questioni politiche e sociali. Attraverso la maglia molte squadre rimarcano invece la propria identità e l'appartenenza alle proprie origini, come simbolo del legame a un determinato popolo o a una precisa etnia.
Se si escludono le maglie nazionali legate ai regimi (come quelle dell’Italia ai Mondiali 1934 e 1938, con il fascio littorio sul petto), una delle prime maglie a fare da ponte tra il campo e la politica è stata quella del Corinthians utilizzata nella stagione 1982-1983. All’epoca il Brasile era sotto la dittatura militare del generale Figueiredo, e Socrates - capitano della nazionale e simbolo del club paulista – decise di farsi portavoce del desiderio di democrazia del popolo brasiliano in quel periodo, compattando i suoi compagni di squadra in una vera forza di resistenza, chiamata Democracia Corinthiana. Il kit ’82-83 presentava infatti il logo del movimento ideologico creato da Socrates sulle spalle, trasformando la divisa una sorta di manifesto politico.