
Gli highlight delle sfilate della Milano Fashion Week Menswear FW25 Tra nomi nuovi e grandi ritorni

Si è appena conclusa la prima settimana intensa del mese della moda, con la Milano Fashion Week Menswear dedicata alle collezioni FW25. Una settimana che, tuttavia, non è durata a lungo, considerando che molti grandi brand - come Gucci, Fendi e Moschino - hanno scelto di sfilare co-ed per tutto l’anno solare. Nonostante ciò, la vera eccellenza non si misura dalla quantità, ed è stato proprio questo il principale insegnamento di questa fashion week. Pochi show, ma di alta qualità, che sono riusciti a spaziare tra diverse modalità creative, segnando una pausa dalla stagnazione che aveva caratterizzato le scorse edizioni della settimana della moda milanese.
JORDANLUCA
Senza quasi alcun dubbio, lo show di Magliano è tra i migliori della stagione. Un mix edonistico tra il panorama del Mar Mediterraneo e la cultura techno, evocato soprattutto dai toni freddi che attraversano tutti i 35 look in passerella. Un’estetica che invita a un viaggio immaginario lungo il confine adriatico, sospeso tra l’umido invernale e il sudore di una notte trascorsa in pista. Il capovolgimento dei canoni sartoriali è il cuore della collezione, dove l’intimo diventa primo strato visibile: giacche in coste di cotone, pantaloni in mohair trasparenti e capispalla imbottiti in crepe-de-chine si alternano in un gioco di pesi e volumi che aspira al nudo senza compromessi. Anche gli accessori riflettono questa audacia, come la borsa speciale creata con Medea, che reinterpreta l’abbigliamento intimo con un tocco estremamente provocatorio, in prefetta riga con il DNA di Magliano. La brillantezza vissuta della maglieria decorata da cristalli Swarovski e i gioielli che sembrano reperti spiaggiati completano una collezione che parla di rovine, ricordi e mitologie perdute.