
Lo show SS25 di Diesel e le mille vite di un denim Tra circolarità e trompe d'oeil
“Denim is diesel” ripete una voce metallica e lontana, accompagnando l’immersivo spettacolo esperienziale che ha fatto da set up per la SS25, a partire da 14,800 kg di scarti di jeans. Un omaggio al fascino decadente di un materiale che non esaurisce mai il suo ciclo vitale, riutilizzato in questo caso per creare nuovi rotoli di denim, usati nel settore automobilistico e per l'isolamento. Dopo la sfilata, l'intero set verrà recuperato e riciclato. «Questo è l'elemento di rottura per Diesel: promuoviamo la circolarità nella nostra produzione tanto quanto spingiamo l'elevazione del design» racconta Glenn Martens, direttore creativo di Diesel.
Le stampe Diesel sono spalmate su jersey plissé poi craccato per imprevedibili risultati su canotte, camicie e miniabiti. Le maglie a doppio telaio avvolgono il corpo, trattate a laser per sembrare consumate, mentre il denim in Tencel fatto con Lyocell viene spruzzato per sembrare pelle, poi drappeggiato in miniabiti senza maniche. La circolarità nel design si ritrova anche in stampe di bandana dall'archivio Diesel che vengono rielaborate e riutilizzate per una serie di vestiti e top con nodi e drappeggi, spalmate su tessuto plissé in seguito aperto e craccato. Una giacca e un cappotto artigianali sono costruiti a partire da filato di scarto avvolto e legato, creando forme organiche come se la base floreale fosse viva. La borsa Play è stampata con l'immagine di una bandana Diesel. Debutto della stagione la borsa Play-Double-D stampata con l’immagine di una versione scultorea della Play. La borsa Grab ha il corpo ricoperto da bandane annodate. Per le scarpe, la zeppa D-Lake con suola trasparente puó essere sia sabot che tronchetto. Gli stivali trompe l'oeil sembrano jeans aderenti o leggings intrappolati nella D metallica di un tacco a spillo. La collezione di occhiali Diesel è la prima sviluppata con la nuova licenziataria Luxottica. Gli occhiali da sole sono intenzionalmente consumati con effetti di burattatura, mentre gli occhiali da lettura sagomati hanno la tripla oval D, Trini-D-Y, nelle stanghette.
Nella Repubblica di Diesel “Blue is the warmest color”: dalla monumentalità del set-up alla minuziosità di una collezione che ha esplorato ogni declinazione possibile del materiale che ne ha decretato il successo. Persino gli occhi dei modellli si sono trasformati in lastre di ghiaccio, affinché nulla venisse lasciato al caso. Martens continua, stagione dopo stagione, la costruzione di un immaginario coerente e onnicomprensivo, in cui il consumatore può entrare e perdersi nelle mille varianti di denim e di blu.