
Quest'estate ci vestiremo di spine Dalla musica alla moda, un gioco pericoloso
«Una corona di spine sarà il dress-code per la mia festa» canta Angelina Mango ne La Noia, brano con cui ha vinto l'ultimo festival di Sanremo. La popstar di Lagonegro ci ha visto lungo, poiché durante le ultime Fashion Week alcuni designer di moda, in modo chiaro o in maniera più implicita, si sono effettivamente ispirati alle spine. La fashion industry sembra essere da sempre affascinata da questo organismo pericoloso e controverso che è stato raccontato, nel sacro e nel profano, come elemento in cui coesistono protezione e pericolo, natura e magia. Anche Emma Chamberlain, presentatrice del Met Gala di quest’anno a tema “The Garden of Time”, ha scelto un abito di Jean-Paul Gaultier ispirato al corsetto di pizzo indossato da Suzanne Von Aichinger nella sfilata Couture, Morphing, del 2009. L’abito riproduceva rovi di rami e spine intrecciate che si “arrampicavano” sul corpo della creator restituendole quel senso di incontrollabilità e di oscurità della natura: un giardino gotico di rampicanti che ricorda le indistruttibili e stregate barriere di spine create da Malefica, nel live-action di Disney, per proteggere la brughiera dalle violenze dei mortali. Ma Chamberlain e Mango non sono le uniche ad aver citato le spine nelle loro ultime apparizioni artistiche.
Roberto Cavalli (FW2000), Daniel Roseberry da Schiaparelli (Couture 2024) e lo stesso Shaun Leane per McQueen (SS98) hanno interpretato il concetto di spina creando sculture metalliche sul retro degli abiti, per riprodurre fedelmente le ossa di una colonna vertebrale, forse a voler dire che siamo internamente “fatti di spine”. Il riferimento tra l’altro è legato anche all’immaginario erotico del BDSM: pensiamo ai frustini in pelle con manici fatti di sottili borchie appuntite portati insieme alle “Diana Bag” nella collezione di Gucci Aria del 2021 sotto la direzione creativa di Alessandro Michele, o ancora ai choker spinati e alle fetish mask fatte di chiodi affilati della FW19 della maison. Per tornare ad Angelina Mango, nell’ultimo videoclip del singolo “Melodrama” la cantante indossa un'armatura fatta di spine tridimensionali, presa direttamente dalla collezione SS24 del brand Annakiki, che nell’ultima sfilata ha proposto abiti e giacche crop ricoperti di spine a rilievo. Con così tanti look spinati, tra Fashion Week e videoclip, diventa chiaro che la fascinazione della moda per la natura più crudele continua a imperversare. Forse si tratta di un riferimento velato ai timori che attanagliano la mente dei designer in relazione al futuro, o semplicemente di un'immagine suggestiva che ci riporta indietro nel tempo.