Chiedi a un fashion buyer La fondatrice di The Stanza, Nadine Choe lancia una serie di interviste sul business dei brand emergenti

Avviare un brand di moda non è mai stato così accessibile e difficile allo stesso tempo. Cercando su Google "come lanciare un brand", ci si ritrova di fronte a infinite risorse, ma così come chiunque al giorno d'oggi può diventare virale o costruire una community online, poiché gli ostacoli da superare per entrare nel mondo della moda non sono mai stati così bassi, la concorrenza non è mai stata così agguerrita. Per sopravvivere, i brand emergenti devono sapere mettersi in gioco per attirare l'attenzione e convertirla in vendite, pertanto essere scoperti da un rivenditore multibrand affermato non solo migliora la visibilità, ma aiuta anche a dimostrare un certo tipo di validazione, quasi sempre necessaria nel panorama competitivo della moda contemporanea. Ho intervistato i buyer di tre dei principali rivenditori multimarca italiani per conoscere le loro prospettive sui marchi emergenti e sul mondo del fashion retail.

Manuel Marelli, Head Buyer di Macondo

Chiedi a un fashion buyer La fondatrice di The Stanza, Nadine Choe lancia una serie di interviste sul business dei brand emergenti | Image 491081
Manuel Marelli, Head Buyer at Macondo
Chiedi a un fashion buyer La fondatrice di The Stanza, Nadine Choe lancia una serie di interviste sul business dei brand emergenti | Image 491080
Manuel’s quirky picks: JW Anderson’s frog loafers and Margiela Tabi ballet flats
Chiedi a un fashion buyer La fondatrice di The Stanza, Nadine Choe lancia una serie di interviste sul business dei brand emergenti | Image 491069
Manuel Marelli, Head Buyer at Macondo
Chiedi a un fashion buyer La fondatrice di The Stanza, Nadine Choe lancia una serie di interviste sul business dei brand emergenti | Image 491079
Manuel’s quirky picks: JW Anderson’s frog loafers and Margiela Tabi ballet flats
Chiedi a un fashion buyer La fondatrice di The Stanza, Nadine Choe lancia una serie di interviste sul business dei brand emergenti | Image 491078
Massimiliano Nardiello, Head Buyer at Antonia
Chiedi a un fashion buyer La fondatrice di The Stanza, Nadine Choe lancia una serie di interviste sul business dei brand emergenti | Image 491077
Massimiliano Nardiello, Head Buyer at Antonia
Chiedi a un fashion buyer La fondatrice di The Stanza, Nadine Choe lancia una serie di interviste sul business dei brand emergenti | Image 491074
The sleek interiors of Antonia Milano were designed by Vincenzo de Cotiis
Chiedi a un fashion buyer La fondatrice di The Stanza, Nadine Choe lancia una serie di interviste sul business dei brand emergenti | Image 491076
Alessio Cuozzo, Head Buyer at Modes
Chiedi a un fashion buyer La fondatrice di The Stanza, Nadine Choe lancia una serie di interviste sul business dei brand emergenti | Image 491075
Alessio Cuozzo, Head Buyer at Modes
Chiedi a un fashion buyer La fondatrice di The Stanza, Nadine Choe lancia una serie di interviste sul business dei brand emergenti | Image 491073
Alessio’s edit: jackets by Kid Super and Junya Watanabe
Chiedi a un fashion buyer La fondatrice di The Stanza, Nadine Choe lancia una serie di interviste sul business dei brand emergenti | Image 491070
Modes Exclusives: denim from The Big White Blue, puffer jackets from Christopher Raxxy
Chiedi a un fashion buyer La fondatrice di The Stanza, Nadine Choe lancia una serie di interviste sul business dei brand emergenti | Image 491072
Modes Exclusives: denim from The Big White Blue, puffer jackets from Christopher Raxxy
Chiedi a un fashion buyer La fondatrice di The Stanza, Nadine Choe lancia una serie di interviste sul business dei brand emergenti | Image 491071
Alessio’s edit: jackets by Kid Super and Junya Watanabe

Due indicazioni basilari emergono da queste interviste. In primo luogo, i buyer sono alla ricerca di brand e pezzi che si venderanno al momento del lancio e anche mesi dopo. In secondo luogo, questi rivenditori multimarca sono essi stessi dei brand, e quindi sono alla ricerca di capi che raccontino una storia. Avere una direzione creativa forte e coerente può significare essere diversi e unici, ma anche che una collezione evoca una reazione emotiva. Il marchio può avere una prospettiva unica e ancorata alla tradizione, come l'uso da parte di Rier del fiore tradizionale delle Dolomiti, alla cultura, come la gonna tartan punk da uomo di Junya Watanabe, oppure ancora può produrre capsule facili da indossare con un tocco unico. È chiaro che i buyer danno la priorità al modo in cui i clienti interagiscono con i brand e a come si sentono quando indossano i diversi capi, perciò i fondatori di brand indipendenti che vogliono essere presenti in questi store dovrebbero prestare attenzione a come bilanciare una visione creativa unica e forte con il successo commerciale.