
Video game, musica trap, malinconia fillandese: intervista ai founder di Vain Dalla collaborazione con Mc Donalds ai progetti futuri
Quando Jimi Vain and Roope Reinola aprono la porta del loro appartamento in affitto a Copenaghen, la scena che mi si para davanti è decisamente “nordica”. Una fila di abiti prevalentemente scuri, che ha sfilato il giorno prima alla CPHFW, pende dal soffitto di una stanza vuota. Il pavimento è di legno chiaro, i mobili sono ridotti all’essenziale, e l’unico tono di colore (o di disordine) è una valigia in un angolo della stanza, stracolma di beanie dalle stampe sgargianti, cinture con fibbia a forma di emoji del cuore e collane appuntite. «Mi piacciono i videogiochi e la musica trap» è la prima cosa che mi dice Jimi, direttore creativo del brand finlandese che da qualche anno a questa parte ha fatto parlare la stampa di internazionale per un approccio alla comunicazione anticonvenzionale, un design che grida Gen Z e una collaborazione con Mc Donald che probabilmente resterà nella storia.
Parlano del futuro con entusiasmo, raccontano il loro viaggio nella moda con gli occhi di chi non ha perso il piacere della scoperta, una curiosità che li ha portati a collaborare con Mc Donald’s nel 2022, ricreando ancora una volta la grafica di un cuore mentre sperimentavano l’iconico logo a forma di M. «Era uno scherzo nel nostro gruppo di amici che un giorno avremmo collaborato con McDonald's e improvvisamente ci hanno contattato e volevano creare la collezione, eravamo entusiasti. Uno dei pochi marchi esteri a Seinajoki, ci siamo cresciuti, era un luogo di ritrovo per noi e i nostri amici. Abbiamo realizzato un progetto di upcycling con le loro uniformi, ci ha aperto gli occhi su quanto potessimo fare con questa tecnica». Proprio grazie all’upcycling stanno ora creando una nuova linea di denim che sfrutta una rete locale di prodotti di recupero, sperimentando nuovi design e modelli produttivi. Sognano Parigi, Milano ma la loro indole non si discosta dalle loro origini, anzi le incorpora in un design che esplora con sguardo inedito la cultura fillandese, raccontanda una storia nuova in un settore che credevamo ormai saturo di tutto.