
I 5 migliori trend del 2023 Il nostro preferito? L’officecore
Ogni anno viene dominato dai suoi trend e la parte più bella del lavorare nella moda sta proprio nel riconoscerli prima degli altri, individuarli, interpretarli. Nessuno sa mai da dove verranno: può essere una certa sfilata, può essere un singolo TikTok postato da un remoto angolo del mondo, può essere infine l’espressione di un più largo movimento globale che emerge sotto forma di un certo look o una certa silhouette. Sia come sia, la redazione di nss magazine ne ha individuati cinque che hanno definito i 12 mesi appena trascorsi e che potrebbero senza sforzo estendersi nell’anno venturo. Ecco i cinque trend virali che hanno lasciato il segno questo 2023, scelti da nss, il vincitore spetta invece a voi lettori e potete votarlo sui nostri canali social.
1. Officecore
Chiamatelo un po’ come volete: indie sleaze, neo-grunge, Y2K. Se quest’anno artisti rock come Damon Albarn e Julian Casablancas sono tornati nell’obiettivo della fantasia collettiva, bisogna ringraziare una ritrovata attitudine alla ribellione che smette di passare attraverso la lente del grunge di Kurt Cobain e si colora dei decadenti party immortalati da Supersnake. Colli a V, camicie a quadri, mega-occhiali da sole, leggins e skinny jeans, collant colorati, cappelli pelosi – oggi il ritorno dell’indie sleaze si assesta su colori più disciplinati e proporzioni più umane, ma il suo vocabolario è tutto lì.
3. Layering
Mai come quest’anno il vecchio è piaciuto: e non solo sul piano della moda d’archivio, infinitamente ricercata, catalogata e collezionata; ma anche su quello dei materiali vissuti, rovinati, ricoperti dalla patina del tempo. Ovunque ci si giri, in qualunque città dotata di una fashion community, i giacconi in pelle che paiono passati sotto una schiacciasassi sono la norma, robusti come corazze, evocativi di un passato tangibile che può essere scalfito ma non cancellato. Lo stesso si dica dei denim strappati, orli vivi, maglioni dalla lana divorata, tessuti stinti e ricostruiti. Il nostro preferito, nel mezzo di tanta abbondanza, è insolito: Pieter Mulier che per la FW23 di Alaïa ha fatto di uno spesso collant smagliato un intero abito trasparente.